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Taormina

“Linea Verde Italia” celebra Taormina, su Rai 1 il racconto della Villa Comunale e di Isola Bella

Uno speciale dedicato al suo patrimonio e alla memoria di Lady Florence Trevelyan, tra giardini storici e biodiversità mediterranea

TAORMINA – La “Perla dello Ionio” si appresta a tornare nuovamente sotto i riflettori nazionali, con lo speciale Linea Verde Italia in onda su Rai 1 previsto per sabato 27 settembre. Una puntata volta ad esplorare una delle mete più amate al mondo, che si presenterà al pubblico televisivo con il fascino dei suoi paesaggi, il valore della sua storia e la ricchezza del suo patrimonio verde.

Villa Comunale, cuore pulsante della città

Il viaggio televisivo condotto da Monica Caradonna e Tinto si aprirà con le immagini della Villa Comunale, autentico gioiello di natura e cultura. Non un semplice parco pubblico, ma un luogo intriso di memoria, legato alla figura di Lady Florence Trevelyan, l’aristocratica inglese che scelse Taormina come dimora e che contribuì in maniera determinante a forgiare l’identità paesaggistica della città.

Ad accompagnare Tinto tra i viali e le architetture suggestive della Villa è stata Valeria Brancato, presidente della fondazione Taormina, che ha rievocato la visione e l’amore di Lady Florence per questo luogo. Un’occasione anche per sottolineare l’impegno dell’amministrazione comunale nella manutenzione quotidiana del parco e nei progetti di riqualificazione delle strutture esistenti, con l’obiettivo di rendere la Villa un polmone verde, aperto e accogliente per residenti e visitatori.

Isola Bella, scrigno di biodiversità

Dalla Villa Comunale, le telecamere di Linea Verde Italia hanno poi raggiunto Isola Bella, altro simbolo della città, definita da tempo “la perla incastonata nello Ionio”. Qui la natura incontra la storia, in uno scenario che custodisce una straordinaria biodiversità.

Taormina tra memoria e futuro

Lo speciale offrirà ai telespettatori italiani non solo un racconto di bellezza, ma anche un invito alla riflessione, Taormina, città dal patrimonio unico, si conferma laboratorio vivente di come la cura della natura e la memoria storica possano intrecciarsi in un modello di sviluppo culturale e turistico sostenibile. Il racconto si propone così di restituire l’immagine di una città che non si limita a custodire il proprio passato, ma che lavora per rinnovarlo, intrecciando memoria e progettualità. Un dialogo che passa dal verde dei suoi giardini, dallo splendore delle sue architetture naturali e dal ricordo di una donna visionaria come Lady Florence Trevelyan, capace di lasciare un segno indelebile nella storia di Taormina.