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Ponte sullo Stretto

Ponte sullo Stretto, Germanà: “A sinistra profeti di sventura, ma l’iter va avanti”

Il segretario regionale della Lega replica alle opposizioni: “La nota della Corte non mette in discussione la fattibilità del progetto”

MESSINA – Si inserisce al centro del dibattito politico, a seguito della recente nota della Corte dei Conti riguardante la delibera Cipess per l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, l’intervento del senatore Nino Germanà, segretario regionale della Lega in Sicilia. Con tono deciso il segretario ha voluto smontare le letture che, soprattutto nelle fila dell’opposizione, hanno interpretato il documento come una “bocciatura” dell’iter: “Ancora una volta i profeti di sventura riemergono quando si parla di Ponte. Tra le opposizioni ci sono autentici campioni di catastrofismo. Ma non esiste alcuna bocciatura da parte della Corte dei Conti”, ha dichiarato.

Il nodo sollevato dalla Corte dei Conti

La magistratura contabile non avrebbe infatti posto in discussione la fattibilità tecnica, economica e ambientale dell’ambizioso progetto, bensì chiesto ulteriori approfondimenti sul percorso procedurale seguito. Una puntualizzazione che, secondo Germanà, rientra pienamente nei poteri di controllo e garanzia dell’organo, senza alcun effetto sospensivo sull’iter in corso: “Le istituzioni dello Stato hanno operato nel rispetto delle norme nazionali ed europee, seguendo fedelmente il quadro legislativo di riferimento. Entro pochi giorni la Corte riceverà tutti gli elementi necessari a proseguire i suoi lavori”.

Il clima politico

Il tema del Ponte sullo Stretto continua così a spaccare il fronte politico. Da una parte il Governo, che individua nell’opera un’infrastruttura strategica per la modernizzazione del sistema dei trasporti e per lo sviluppo economico del Mezzogiorno, dall’altra le opposizioni, che contestano la sostenibilità finanziaria e ambientale del progetto, parlando di forzature e di priorità mal poste rispetto alle esigenze reali del territorio. Le parole di Germanà si inseriscono in una strategia comunicativa che punta a respingere con decisione le critiche, bollando come “uccelli del malaugurio” quanti evocano scenari di fallimento. La partita, però, resta aperta non solo sul piano politico, ma anche su quello tecnico e giuridico, in attesa che la Corte dei Conti completi le proprie verifiche.