Messina si prepara alla seconda edizione di “Forti d’Autunno”

MESSINA – La macchina organizzativa è già in moto per la seconda edizione di “Forti d’Autunno”, la manifestazione culturale che lo scorso anno ha riscosso un ampio successo di pubblico e di partecipazione. L’evento, ideato dal sindaco Federico Basile in sinergia con l’assessore Enzo Caruso, torna anche quest’anno con un programma rinnovato e ricco di iniziative, in calendario per il mese di novembre.

Il primo incontro programmatico

Il primo incontro programmatico, coordinato dall’assessore alla valorizzazione del sistema fortificato Enzo Caruso, ha visto la partecipazione del dirigente dell’azienda foreste demaniali, Giovanni Dell’Acqua, insieme ai referenti delle associazioni che da oltre vent’anni si dedicano al recupero e alla valorizzazione dei forti “umbertini”. È stata l’occasione per tracciare le linee guida della nuova edizione e gettare le basi di un calendario che, come già accaduto lo scorso anno, avrà i forti come palcoscenico naturale di eventi culturali, artistici e divulgativi.

Una rete per i Forti dello Stretto

L’apertura congiunta dei forti messinesi rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di rilancio e valorizzazione del patrimonio fortificato, costruito tra il 1888 e il 1914, ad oggi oggetto di una rinnovata attenzione. L’iniziativa si inserisce, infatti, in un quadro più ampio che affonda le radici nella recente firma della Carta di Corfù – Convenzione “Faro per i Forti dello Stretto” e nella costituzione della comunità Patrimoniale dei Forti, coordinata da Medfort e presieduta da Pierangelo Pettenò. Un progetto che vede il comune di Messina capofila e che coinvolge enti, istituzioni e realtà del terzo Settore, animati da un obiettivo condiviso, quello di promuovere il sistema fortificato dell’area dello Stretto come patrimonio culturale e turistico di rilevanza internazionale.

Verso un autunno di cultura ed identità

La seconda edizione di “Forti d’Autunno” punta a rafforzare quanto già realizzato, offrendo non solo spettacoli ed iniziative divulgative, ma anche percorsi di conoscenza e fruizione consapevole del territorio. I forti, da luoghi di memoria storica, diventano così spazi vivi di cultura, capaci di attrarre cittadini, turisti e studiosi. La sinergia tra istituzioni ed associazioni del territorio si conferma determinante per restituire a questi siti una funzione centrale, intrecciando tutela, valorizzazione e nuove forme di fruizione collettiva.