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Messina. Santisi punta i riflettori sugli versamenti in mare: “Rischiamo di vanificare le Bandiere Blu”

Il consigliere metropolitano richiama l’attenzione sulla necessità di controlli più serrati e di depuratori moderni per tutelare l’immagine del territorio e consolidare il progetto “Messina Costa Blu”

MESSINA – “La Bandiera Blu è un riconoscimento prestigioso che premia le comunità impegnate nella sostenibilità ambientale e nel miglioramento dei servizi – ha dichiarato Santisi – ma basta un singolo sversamento abusivo per vanificare gli sforzi di un intero anno e compromettere la credibilità del nostro territorio”. È il monito lanciato dal consigliere metropolitano Domenico Santisi, che ha scelto il progetto “Messina Costa Blu” per richiamare l’attenzione sulla piaga degli sversament in mare, vera spina nel fianco di una provincia che ambisce a consolidare il suo primato turistico ed ambientale.

La diffusione dei liquami inquinanti attraverso le correnti marine rappresenta una minaccia immediata non solo per la salute dei cittadini, ma anche per la stagione turistica, cardine dell’economia locale. Le conseguenze, dunque, travalicano il piano ambientale per incidere direttamente sul tessuto sociale ed economico delle comunità costiere.

La denuncia e le azioni necessarie

Santisi ha puntato il dito contro la persistenza di discariche e scarichi che contraddicono l’immagine di un territorio in corsa, per diventare la prima provincia italiana per numero di Bandiere Blu. “L’iniziativa della Città Metropolitana di mettere il proprio know-how e i propri strumenti a disposizione delle amministrazioni locali che puntano alla Bandiera Blu è certamente lodevole. Tuttavia, non è accettabile che in un territorio che ambisce legittimamente a diventare la prima provincia d’Italia per numero di riconoscimenti si registrino ancora episodi di sversamenti abusivi – ha dichiarato Santisi –. In gioco c’è l’immagine turistica della nostra provincia e la credibilità di un territorio che può e deve diventare il fiore all’occhiello dell’intera Sicilia”. 

Due le direttrici indicate come imprescindibili, da una parte rafforzare i controlli sugli scarichi e sulle discariche con un coordinamento più serrato tra capitaneria di porto, Arpa ed Asp e dall’altra, intercettare fondi per l’ammodernamento degli impianti di depurazione, affinché possano operare secondo standard moderni di efficienza e sostenibilità ambientale.

Un mare pulito come garanzia di futuro

“Solo un mare veramente pulito potrà consolidare la credibilità del progetto Messina Costa Blu e renderlo vincente. Non possiamo permettere che nella prossima stagione estiva si ripetano gli episodi che quest’anno, per troppi giorni, hanno impedito a cittadini e turisti di fruire del nostro mare”.