FURCI SICULO – Fede e tradizione camminano insieme nella festa della Madonna del Rosario, Patrona di Furci Siculo, che torna la prima domenica di ottobre (e martedì 7, giorno della festa lirturgica). Le radici del culto affondano nel lontano Ottocento: nel 1872 gli operai dell’Antica filanda commissionarono un quadro della Vergine al pittore Minutoli, ancora custodito in parrocchia. Alla fine del secolo prese posto nella chiesa Madre l’antica statua lignea – autore ignoto – oggi nella Cappella del Rosario, cappella voluta nel 1955 dal compianto padre Francesco Donsì e inaugurata nel 1960 dal vescovo ausiliare Carmelo Canzonieri. La devozione popolare rese necessario, nel 1963, un nuovo gruppo processionale più leggero: l’allora parroco padre Francesco Donsì incaricò lo scultore Luigi Santifaller di Ortisei di realizzare la copia in legno, con Madonna, san Domenico e santa Caterina. Il trono processionale arrivò alla vigilia della festa grazie al dono del costruttore furcese Gaspare Ultimo.
Il racconto di una comunità
Dietro la vara, ogni anno, c’è la storia di un popolo. Nella memoria collettiva resta il 3 ottobre 1976, quando un incendio notturno danneggiò la statua portata in processione, la vara e la Cappella del Rosario. Gli stucchi si scrostarono, le volte s’annerirono, il simulacro di santa Caterina si carbonizzò. A dare l’allarme fu il commerciante Francesco Trisini, che viveva accanto alla chiesa e contribuì a domare le fiamme. Nonostante tutto, la festa si celebrò ugualmente e i fedeli accorsero più numerosi del solito: un segno di resilienza che ancora definisce l’identità di Furci.
“Il culto mariano qui è stato sempre centrale, grazie anche all’impronta del compianto padre Donsì, innamorato della Madonna, che ha fatto del Rosario il cuore della pastorale”, sottolinea l’attuale parroco, padre Massimo Briguglio. “Oggi – aggiunge – ci chiediamo come proporre il Vangelo secondo Maria in un contesto culturale diverso, segnato da indifferentismo e secolarismo. La partecipazione è calata in tutto l’Occidente, ma il Vangelo resta perennemente valido e la chiesa continua a evangelizzare con modalità nuove. E ricordiamolo: non si strumentalizza mai la fede, né la Madonna, né le processioni”.
Il programma
La novena si è svolta dal 26 settembre al 4 ottobre con il Rosario dell’Aurora itinerante alle 5.30 del mattino, confessioni alle 18, Rosario e Novena alle 18.15, Eucaristia alle 19. Domenica 5 ottobre, giorno di festa, sono previste tre Messe (7.30, 11.00 e 17.30) e alle 12.00 la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei. Alle 18.30 è prevista la processione con il gruppo statuario lungo il tradizionale itinerario cittadino, accompagnata dal Complesso bandistico “V. Bellini” di S. Teresa di Riva. In serata, alle 22, spettacolo pirotecnico sul lungomare.
Martedì 7 ottobre, Solennità liturgica della Madonna del Rosario, saranno celebrate due messe: alle 7.30 e alle 19, con Rosario alle 18.30 e Supplica a mezzogiorno. Per i fedeli sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria. Ogni giorno si possono offrire doni in denaro o generi alimentari per i più bisognosi. Una festa che torna a dire, con semplicità, ciò che Furci Siculo custodisce da un secolo e mezzo: la Madonna del Rosario non è soltanto memoria del passato, ma la trama viva di una comunità che cammina insieme.
