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Germanà dopo la rielezione di Occhiuto in Calabria: “Centrodestra compatto, crescita anche al Sud”

Il commissario regionale della Lega in Sicilia: “Non servono assistenzialismo e mancette, ma infrastrutture moderne. Il Ponte sullo Stretto è simbolo di riscatto”.

PALERMO – “Il campo largo è affondato nello Stretto, proprio lì dove nascerà l’opera ingegneristica più importante del secolo”. Con queste parole, Nino Germanà, commissario regionale della Lega in Sicilia, ha commentato l’esito delle elezioni regionali calabresi che hanno visto la riconferma di Roberto Occhiuto alla guida della Regione.

Infrastrutture e competitività al centro

Germanà ha colto l’occasione per ribadire la linea politica nel Mezzogiorno, abbandonare la logica dell’assistenzialismo per puntare su grandi opere e servizi efficienti: “Il Sud – ha dichiarato – ha voglia di correre e di essere competitivo con il resto del Paese. Non abbiamo bisogno di mancette e assistenzialismo, ma di infrastrutture moderne, alta velocità, strade sicure e una buona sanità”. Un messaggio che si inserisce nel dibattito più ampio sulle priorità strategiche del Meridione, a partire dal Ponte sullo Stretto, indicato da Germanà come simbolo di un riscatto economico e sociale che possa superare decenni di ritardi.

La spinta della Lega nel Mezzogiorno

Il commissario siciliano ha rivendicato la crescita del consenso leghista anche nelle regioni meridionali, definendolo “un risultato straordinario” che premia l’impegno di una classe dirigente impegnata a rafforzare il radicamento del partito al Sud. La rielezione di Occhiuto in Calabria, secondo Germanà, rappresenta la conferma di un lavoro politico apprezzato dagli elettori e di un centrodestra capace di presentarsi come coalizione compatta e credibile. “All’amico Roberto – ha aggiunto – il mio personale augurio e quello di tutta la Lega siciliana”.

Un messaggio politico che guarda oltre lo Stretto

Le dichiarazioni di Germanà assumono un significato che va oltre il commento contingente al voto calabrese. Da un lato, si rafforza il legame politico tra Calabria e Sicilia all’interno della cornice del centrodestra, con il Ponte sullo Stretto elevato a metafora di un’unione strategica tra le due sponde. Dall’altro, emerge la volontà di marcare una netta distanza da politiche considerate di mero sostegno assistenziale, per rilanciare invece un modello di sviluppo fondato su investimenti strutturali. Un’impostazione che punta a conquistare consenso non solo sul piano delle opere pubbliche, ma anche su quello della gestione dei servizi fondamentali, dalla sanità ai trasporti, temi che restano centrali nel dibattito politico meridionale.