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Donarte 2025, tre giorni tra Messina e Vulcano per raccontare il valore della donazione di organi

Dal 7 al 9 ottobre la IV edizione della conferenza internazionale promossa dal Policlinico e l'Università approfondisce il tema nel ricordo di Nicholas Green

MESSINA – Dal 7 al 9 ottobre la Sicilia tornerà al centro del dibattito internazionale sulla donazione degli organi con la IV edizione della conferenza Donarte, l’evento che coniuga rigore scientifico e sensibilità artistica per raccontare il valore di un gesto che salva vite. La manifestazione, promossa dalle Unità operative di anestesia e rianimazione con terapia intensiva del Policlinico di Messina in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina, si svolgerà tra l’isola di Vulcano ed il capoluogo peloritano, confermando la vocazione formativa, divulgativa e culturale che ne contraddistingue il percorso.

Scienza e formazione

Tema cardine dell’edizione 2025 è il mantenimento delle funzioni d’organo, dalla fase della terapia intensiva fino alla donazione e alla gestione del paziente ricevente il trapianto. Un argomento complesso che sarà affrontato attraverso tavole rotonde, relazioni e workshop, con la partecipazione di esperti internazionali provenienti da diversi Paesi, anche da contesti in cui la donazione non gode ancora di un adeguato sostegno culturale e normativo.

Il congresso, presieduto dalla prof.ssa Anna Teresa Mazzeo, direttrice del servizio di Anestesia e Rianimazione del Policlinico di Messina e dal prof. Deepak Gupta, ordinario di neurochirurgia all’All India Institute of Medical Sciences di New Delhi, prevede una sezione formativa particolarmente dedicata agli studenti di medicina ed al personale sanitario. Il 9 ottobre, presso il Palazzo dei Congressi del policlinico universitario, si terranno sessioni pratiche su diagnosi di morte cerebrale, gestione del potenziale donatore, tecniche di monitoraggio e simulazioni di emergenze. Una didattica concreta che intende rafforzare la preparazione dei futuri medici e l’aggiornamento degli operatori sanitari.

Il valore simbolico dell’isola di Vulcano

La conferenza si aprirà il 7 ottobre proprio a Vulcano, scelta come luogo inaugurale per il forte valore metaforico. “I pazienti in attesa di trapianto – ha sottolineato la prof.ssa Mazzeo – vedono il trapianto come un’isola di speranza per una nuova vita. Tuttavia, molti non riescono a raggiungerla. Portare Donarte su un’isola significa ribadire la necessità di accrescere la consapevolezza sulla donazione degli organi, tra cittadini e operatori sanitari, per trasformare questa speranza in realtà”.

L’eredità di Nicholas Green

Il Policlinico “G. Martino” conserva una memoria e testimonianza indelebile, quella del piccolo Nicholas Green, il bambino americano che nel 1994 perse la vita in un tragico episodio di cronaca in Calabria, e i cui organi donarono nuova speranza a sette persone. La sua vicenda segnò una svolta culturale in Italia, aprendo un dibattito profondo e allargando la sensibilità verso la donazione. Non è un caso che proprio i genitori di Nicholas, Reginald e Maggie Green, abbiano accettato di essere presidenti onorari della quarta edizione. La loro testimonianza, carica di umanità e coraggio, rinnova il legame tra Messina e una storia che continua a rappresentare il paradigma dell’amore che nasce dalla tragedia.

Una rete di impegno condiviso

Con Donarte l’università di Messina rafforza il suo ruolo nella diffusione della cultura della donazione attraverso percorsi formativi dedicati agli studenti e progetti di ricerca in sinergia con il centro regionale trapianti (Crt) ed il centro nazionale trapianti (Cnt). Un’occasione di crescita scientifica, culturale ed etica. Un evento che porta Messina e le Eolie al centro di un dibattito internazionale, coniugando ricerca ed arte per rafforzare la cultura della donazione e ricordare che dietro ogni trapianto non c’è solo una sfida clinica, ma anche un atto di straordinaria solidarietà umana.