MESSINA – In occasione della quattordicesima edizione delle Giornate Fai d’Autunno, sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025, i cittadini ed i visitatori giunti nella città dello Stretto avranno la possibilità di scoprire un luogo solitamente inaccessibile, custode di storia, leggende e identità marittima, la Lanterna del Montorsoli. L’iniziativa è stata presentata nella sede della Fondazione Fai alla presenza del sindaco Federico Basile, del comandante di Marifari Sicilia, capitano di fregata Johnny Pizzimento, del commissario straordinario dell’autorità di sistema portuale dello Stretto Francesco Rizzo e dei rappresentanti delle partecipate comunali Amam, Atm e MessinaServizi Bene Comune. Una sinergia istituzionale che, come sottolineato dai presenti, conferma la volontà collettiva di restituire alla comunità luoghi di grande valore storico e culturale.
Cinquant’anni di impegno per il patrimonio
L’apertura della Lanterna si inserisce nel più ampio progetto del Fai, che nel 2025 celebra i suoi cinquant’anni di attività. Dalla nascita, nel 1975, la Fondazione per l’ambiente Italiano ha raccolto ed investito oltre 162 milioni di euro in restauri e progetti di tutela. Solo nell’ultimo anno, sono stati seguiti 150 cantieri per un valore di circa 11 milioni, a testimonianza di un impegno costante e capillare a favore del patrimonio culturale nazionale.
La campagna nazionale “Ottobre del Fai” invita a sostenere attivamente la valorizzazione dei luoghi di storia, arte e natura, promuovendo la consapevolezza civica e la partecipazione dei cittadini. Messina, con la sua Lanterna del Montorsoli, entra così nel cuore dell’iniziativa.
La Lanterna, tra storia e leggenda
Costruita tra il 1555 e il 1557 dal frate architetto Giovanni Angelo Montorsoli, la Lanterna rappresenta uno dei fari più antichi d’Italia. La sua origine affonda in un tempo ancora più remoto, quando il monaco eremita Raineri, nel XII secolo, accendeva fuochi per segnalare ai naviganti l’approdo sicuro.
Durante la presentazione, Nico Pandolfino, capo della Delegazione Fai di Messina, ha ricordato le tante storie legate al monumento, dalla figura di Francesca Arena, prima donna farista siciliana, ai miti che avvolgono lo Stretto, da Scilla e Cariddi a Colapesce e Fata Morgana. “Non è solo un faro – ha sottolineato – ma un simbolo della città e della sua memoria collettiva, che oggi celebriamo insieme al ventiquattresimo anniversario della nostra delegazione”.
Le voci delle istituzioni
Il sindaco Basile ha rimarcato il valore culturale dell’iniziativa: “Le Giornate Fai d’Autunno rappresentano un’occasione unica per riscoprire e valorizzare il nostro patrimonio storico e paesaggistico. Grazie al coinvolgimento delle partecipate comunali, Messina mostra la sua capacità di fare squadra per promuovere la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini”.
Sulla stessa linea, il comandante Pizzimento ha definito il faro un luogo “magico e storico”, recentemente restaurato con lavorazioni di ripristino che ne hanno restituito la bellezza originaria. Ha poi ricordato l’importanza dei fari come strumenti di pubblica utilità, come per la Marina Militare che dal 1911, gestisce una rete di 888 segnalamenti che garantiscono la sicurezza della navigazione lungo le coste italiane.
Per Francesco Rizzo, commissario dell’autorità di sistema portuale dello Stretto, l’apertura del sito è anche un’occasione per valorizzare la Zona Falcata, “cuore identitario di Messina, che merita di essere vissuto e riscoperto dai cittadini”.
Un evento corale ed inclusivo
La due giornate saranno rese possibili anche grazie al contributo delle scuole e degli apprendisti Ciceroni, 250 studenti messinesi che guideranno i visitatori lungo il percorso, accompagnandoli con racconti e approfondimenti. Un’esperienza formativa che avvicina le nuove generazioni alla cultura e alla cura del patrimonio. Fondamentale anche la rete di supporto offerta dal Comune, dalle partecipate Amam, Atm e MessinaServizi Bene Comune, dall’Università di Messina, dalle associazioni culturali e di volontariato, nonché da Croce Rossa, Protezione Civile e Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Atm, in qualità di mobility partner, garantirà un servizio navetta gratuito dalla Stazione Centrale a Piazzale Todaro.
Orari e modalità di accesso
La Lanterna del Montorsoli sarà visitabile sabato 11 e domenica 12 ottobre dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 18.30. L’ingresso prevede un contributo libero, con accesso prioritario per gli iscritti Fai. Chi si iscriverà per la prima volta entro il 12 ottobre potrà beneficiare di una riduzione di 10 euro sulla quota.
Un faro acceso sulla città
Le Giornate Fai d’Autunno restituiscono a Messina non solo un monumento di rara bellezza, ma soprattutto un’occasione di riscoperta collettiva. La Lanterna del Montorsoli, baluardo di luce nello Stretto, si conferma così custode di memorie, leggende e speranze, capace di unire istituzioni, cittadini e giovani in un percorso condiviso di tutela e valorizzazione del patrimonio.






