TAORMINA – La cultura come infrastruttura strategica, non come cornice. È la chiave con cui The European House – Ambrosetti, in collaborazione con il Parco archeologico di Naxos Taormina e l’Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, porta al San Domenico Palace la presentazione della piattaforma “Sistema Cultura Sicilia”, uno strumento pensato per misurare il valore del patrimonio storico, artistico e paesaggistico dell’isola e per trasformarlo in motore di sviluppo sostenibile. L’appuntamento è fissato per giovedì 16 ottobre, dalle 10 alle 17, e non si è ancora svolto.
La piattaforma e gli obiettivi
“Sistema Cultura Sicilia” nasce per mettere a sistema dati, competenze e buone pratiche, definendo indicatori condivisi in grado di fotografare l’impatto della filiera culturale e orientare scelte pubbliche e investimenti privati. L’ambizione è duplice: rafforzare l’attrattività della regione, affrontando i nodi dell’accessibilità e delle infrastrutture, e allargare la partecipazione, in particolare delle nuove generazioni, favorendo sinergie tra territori, comunità, istituzioni, imprese culturali e terzo settore. La scelta di Taormina, con il sostegno del Parco archeologico di Naxos Taormina, punta a ribadire il ruolo dei grandi attrattori come leve per una rete diffusa di presidi culturali, dai siti archeologici ai musei, fino ai linguaggi contemporanei.
Temi e protagonisti
Nel programma sono previsti la presentazione del paper “Sistema Cultura Sicilia”, un focus sull’identità siciliana come perno della cultura mediterranea, un confronto su conservazione, valorizzazione e attrattività del patrimonio e un panel sui linguaggi e i nuovi paradigmi identitari. Sono attesi, tra gli altri, Eleonora Berti (Council of Europe cultural routes coordinator; membro del gruppo di esperti della Commissione europea sull’eredità culturale), Giuseppe Cipolla (critico d’arte), Cateno De Luca (sindaco di Taormina), Orazio Micali (direttore del Parco archeologico di Naxos Taormina), Francesco Paolo Scarpinato (assessore regionale ai beni culturali e all’identità siciliana), Elvira Amata (assessora regionale a turismo, sport e spettacolo), Dipo Faloyin (giornalista e scrittore), Mauro Felicori (presidente del Circolo Marco Biagi), Carlo Adelio Galimberti (critico d’arte e pittore), Eva Giovannini (giornalista Rai), Emilio Isgrò (artista, scrittore, poeta e drammaturgo), Simonetta Agnello Hornby (scrittrice e avvocato), Michele Trimarchi (professore di economia della cultura, Iuav e Treccani Accademia), Mirella Serlorenzi (direttrice delle Terme di Caracalla), Mauro De Bari (founder, Chrack Lab), Antonio Lampis (direttore del dipartimento cultura italiana e sviluppo economico della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige e vicepresidente della Libera università di Bolzano), Cetti Lauteta (partner di The European House – Ambrosetti; responsabile practice Scenario Sud, Teha Group), Angelo Firrito (consigliere Fondazione Bapr – Gruppo Baps, Banca popolare di Sicilia), Elvira Seminara (scrittrice, giornalista e pop artist) e Fabrizio Zappi (direttore cultura ed educational, Rai).
Il format, di taglio operativo, punta a catalizzare consenso e progettualità intorno a priorità concrete: migliorare collegamenti e accessibilità ai siti, mettere in rete esperienze e competenze, sostenere la formazione e la creatività giovanile, costruire un modello di valutazione che renda la cultura un asset misurabile e quindi finanziabile nel medio periodo.
