MESSINA – Ha una parete color glicine, la stessa tonalità che amava indossare ogni giorno, la parete della nuova aula del reparto di Otorinolaringoiatria del Policlinico peloritano dedicata alla memoria ed all’eredità umana e professionale del Dott. Carlo Trovato, medico in formazione scomparso prematuramente il 6 luglio 2023, a soli 26 anni, in un tragico incidente stradale.
Un gesto toccante e simbolico che caratterizzerà un luogo che sarà frequentato quotidianamente dagli specializzandi di Otorino e Urologia, come spazio di studio, crescita e ricordo.
Un giovane medico brillante e appassionato
“Un ragazzo speciale, libero – così lo ha descritto il professor Francesco Galletti, direttore dell’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria – che amava la medicina e si era innamorato dell’otorino”.
Di Carlo, il professore ed i colleghi ricordano l’entusiasmo contagioso, la curiosità intellettuale e quella maturità professionale che andava ben oltre la sua giovane età: “Aveva già partecipato a diversi corsi di dissezione in Spagna – ha raccontato Galletti – dimostrando una straordinaria capacità di apprendere e di mettersi in gioco”. Un “trascinatore nato”, lo definiscono i colleghi: “empatico, attento ai pazienti, sempre pronto ad ascoltare e a offrire sostegno. Un esempio di dedizione e umanità che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto”.
Il ricordo della comunità accademica
Alla cerimonia di intitolazione hanno preso parte i genitori di Carlo, alcuni amici e l’intera comunità accademica: “Carlo aveva scelto l’università di Messina come sede del suo futuro – ha dichiarato la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari –. Era un giovane desideroso di conoscere, apprendere e crescere, le qualità più belle che si possano ritrovare in uno studente. Siamo certi che sarebbe diventato un professionista eccellente e questa intitolazione è il nostro modo di dirgli grazie. Per l’amore e l’impegno nello studio, ma soprattutto nella vita”.
Un segno nel cuore dell’ospedale
Commozione e partecipazione anche da parte della direzione generale: “Un luogo che sarà sempre di ricordo e di commozione – ha sottolineato il Direttore generale Giorgio Giulio Santonocito – e che siamo felici di aver potuto inserire nel rinnovato reparto di Otorinolaringoiatria, specialità molto amata dal giovane Dott. Trovato”. Con il ritorno delle degenze al quarto piano del Padiglione F, il reparto ritrova oggi una piena identità operativa, dopo un periodo di condivisione con la chirurgia plastica, garantendo una migliore organizzazione delle attività assistenziali per pazienti e operatori.
Un’eredità di passione e umanità
Nel colore di quella parete glicine, nel silenzio concentrato di un’aula di studio, resta viva la presenza di un giovane medico che aveva fatto della medicina una missione di vita.
L’intitolazione non è solo un atto simbolico, ma un segno di gratitudine e memoria, affinché chi varcherà quella soglia possa ritrovare, nello spirito di Carlo Trovato, l’amore per la conoscenza e per l’essere umano che rende la medicina, prima di tutto, un atto di cuore.






