TAORMINA – Il Tribunale Amministrativo Regionale di Catania accoglie il ricorso del Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana aveva imposto all’Atm di interrompere il servizio di trasporto urbano verso Villafranca Tirrena. Una decisione che ribalta gli equilibri nella gestione del trasporto pubblico locale e che segna un punto a favore di Sud chiama Nord, movimento politico guidato da Cateno De Luca, sindaco di Taormina.
La sentenza, la legge prevale sulle circolari
Con la sospensiva emessa dai giudici amministrativi, il Tar ha riconosciuto la fondatezza delle argomentazioni presentate dal comune peloritano, che aveva contestato la validità di una circolare regionale priva di base normativa. Il provvedimento regionale, emanato dall’assessorato alle infrastrutture e ai trasporti, nasceva da un ricorso di alcuni operatori privati e mirava a bloccare l’estensione del servizio dell’Atm Messina fino al vicino centro di Villafranca Tirrena. La decisione del Tar, restituisce quindi piena operatività ad un servizio ritenuto efficiente e apprezzato dai cittadini.
De Luca: “Abbiamo difeso la legge e l’autonomia dei comuni”
Soddisfatto il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, che ha commentato con toni decisi la pronuncia: “Il Tar ha buttato via il decreto dell’assessorato alle infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente come quello dell’Atm verso Villafranca. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza della nostra azione.”
Una vittoria politica e di principio
La sospensiva ottenuta non rappresenta soltanto un successo giuridico, ma anche politico. Sud chiama Nord rivendica infatti il risultato come una conferma del proprio impegno per la difesa dei comuni e dei servizi pubblici locali, contro ogni tentativo di centralizzazione o monopolio da parte dei privati: “Abbiamo già chiesto al presidente della Regione, Renato Schifani, di intervenire per tutelare la sovranità del Parlamento Siciliano – ha proseguito De Luca – perché non è ammissibile che l’azione legislativa venga stravolta da apparati burocratici che si rendono complici, spero inconsapevolmente, di interessi privati. Se martedì, al tavolo tecnico con i dirigenti dell’assessorato, non sarà revocata la circolare, sono pronto a occupare l’assessorato ad oltranza.“
La questione di fondo: autonomia e concorrenza
Il caso Messina-Villafranca riporta al centro del dibattito la questione dell’autonomia amministrativa dei comuni e del diritto ad organizzare in modo efficiente i propri servizi pubblici. La legge regionale sul trasporto pubblico locale, proposta e approvata proprio dal gruppo parlamentare di Sud chiama Nord, definisce con chiarezza i margini d’azione degli enti locali. Il movimento denuncia il tentativo di alcuni operatori privati di ostacolare le “esperienze virtuose” nate fuori dai tradizionali schemi di gestione, citando anche l’esempio di Taormina, che secondo De Luca sarebbe stato “il prossimo bersaglio” di una strategia volta ad impedire ai territori di emanciparsi da un sistema di potere consolidato.
Prospettive ed impatto sul territorio
La decisione del Tar, se confermata nei prossimi gradi di giudizio, potrebbe creare un precedente importante per altri comuni siciliani intenzionati a gestire in proprio il trasporto pubblico urbano, in collaborazione con società partecipate. Per Messina e Villafranca Tirrena, la sospensiva garantisce la continuità di un servizio quotidiano che rappresenta un collegamento essenziale per studenti, lavoratori e pendolari.






