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Savoca, Prg al traguardo: via libera dell’Autorità di Bacino, ora tocca al Consiglio

L’Ufficio tecnico avvia l’istruttoria per il parere finale; con la presa d’atto del Consiglio comunale il piano diventerà efficace e aprirà cantieri e tutele

SAVOCA – Il Piano regolatore generale di Savoca entra nella volata finale. Con il parere favorevole dell’Autorità di Bacino, si apre l’ultima fase amministrativa: l’Ufficio tecnico comunale istruirà la pratica per il parere tecnico conclusivo; quindi la pratica approderà in Consiglio comunale, dove la presa d’atto renderà il Prg efficace e ufficialmente approvato. È il punto di arrivo di un percorso avviato con l’adozione del piano tramite delibera del commissario ad acta del 5 novembre 2019, un tracciato fatto di verifiche, conferenze, osservazioni e allineamenti normativi che oggi consegna alla comunità uno strumento aggiornato e utilizzabile. L’efficacia del Prg non si limita a un passaggio formale: definisce in modo chiaro le regole del costruire, individua le aree di tutela e quelle di possibile trasformazione, offre criteri omogenei per valutarne la compatibilità e mette ordine alle procedure. In termini pratici, significa dare tempi certi a cittadini, professionisti e imprese, riducendo margini di discrezionalità e contenzioso e rendendo più trasparenti i passaggi tecnici e politici.

“Si tratta di un risultato storico per Savoca – commenta il sindaco Massimo Stracuzzi – con l’approvazione del Prg consegniamo alla comunità uno strumento chiaro e moderno, capace di coniugare tutela e crescita, memoria e innovazione. È il frutto di un lavoro lungo e condiviso, che dà finalmente al nostro paese una prospettiva urbanistica solida e concreta. Nel nostro programma elettorale, l’approvazione del Piano regolatore generale, adottato con delibera del commissario ad acta il 5 novembre 2019, era tra i punti fondamentali della mia amministrazione e, con grande soddisfazione, posso dire che stiamo per portare a termine il risultato più importante del mandato. Il Prg non è solo una mappa tecnica: è la bussola che orienta il futuro del nostro comune”.

Strumenti, tutele e prime ricadute

Il cuore del nuovo impianto è l’equilibrio tra conservazione e sviluppo. Da un lato, il piano recepisce in modo puntuale i vincoli paesaggistici e idrogeologici, salvaguardando il paesaggio storico e la qualità dei luoghi; dall’altro, orienta la crescita dove è sostenibile, con un incremento di cubatura contenuto e selettivo, pensato per limitare il consumo di suolo e favorire il recupero dell’esistente.
Tra le leve più significative figurano la perequazione urbanistica e il trasferimento di cubatura tra zone omogenee del territorio comunale: strumenti che consentono di distribuire in modo più equo diritti e doveri, evitando concentrazioni di carico urbanistico e offrendo compensazioni quando l’interesse pubblico prevale. In concreto, l’amministrazione potrà procedere a espropri per opere d’interesse collettivo riconoscendo ai proprietari privati premi di cubatura, da impiegare in ambiti idonei e in particolare in quello agrituristico. È un approccio che crea alleanze tra pubblico e privato, tutela i suoli più delicati e indirizza gli investimenti verso funzioni utili alla comunità.
L’entrata in vigore del Prg sbloccherà anche cantieri attesi. Due dossier sono già in evidenza: l’iter per la nuova pista di atletica prevista dalla convenzione con Rfi per un importo complessivo di 3.235.303 euro e l’ampliamento con ammodernamento del campo di calcio a Rina. Non si tratta soltanto di opere sportive: sono infrastrutture sociali che generano opportunità per i giovani, migliorano i servizi e possono attivare circuiti di turismo sportivo e microeconomia locale.

Il Prg porta con sé anche un cambio di metodo: programmazione, regole scritte e verificabili, strumenti premianti per chi recupera e rigenera, corsie chiare per gli interventi pubblici strategici. È un “patto urbano” che prova a tenere insieme identità e futuro, mettendo al centro qualità architettonica, sicurezza dei suoli, mobilità sostenibile e armonia dei nuovi insediamenti con il costruito storico. La sua efficacia – una volta formalizzata con la presa d’atto del Consiglio comunale – segnerà l’avvio operativo di questa impostazione, dando un orizzonte certo a famiglie, operatori e associazioni.

“È una conquista che appartiene a tutta Savoca – conclude Stracuzzi – un passo concreto verso una crescita ordinata, rispettosa e capace di guardare avanti senza perdere le proprie radici”.