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Prt: “Taormina tra improvvisazione, propaganda, accelerazioni per altri e soste per la città”

L'interrogazione sul caso dell’anticipazione al Gal Peloritani

TAORMINA – La recente interrogazione dei consiglieri comunali Luca Manuli e Nunzio Corvaia riaccende i riflettori su metodo e priorità dell’attuale amministrazione. Nel mirino c’è l’anticipazione di cassa da un milione di euro concessa, con delibera di Giunta e senza passaggio in Consiglio, al Gal Peloritani, soggetto a prevalente partecipazione privata. Un atto di straordinaria rapidità che alimenta dubbi sul merito dell’operazione e sulla coerenza delle scelte. “È impressionante – afferma Alessio Bonesoli, esponente di Progetto Ricostruzione Taormina (Prt) – la solerzia con cui si è intervenuti per un soggetto che non è una priorità strategica per la città”. Bonesoli punta il dito anche sulla qualità degli eventi richiamati dal Gal, come “Le Valli del Mito e della Musica”, giudicati “attività marginali, incapaci di produrre un impatto reale sull’economia locale”. E conclude: “Per loro si è trovata subito la liquidità, mentre per ciò che serve davvero a Taormina si procede tra rinvii e silenzi”.

Programmazione ferma e tavolo rifiutato

Per Prt la contraddizione è evidente: decisioni spedite su operazioni dall’interesse pubblico non chiaro e, al contempo, stallo sulla strategia turistica e culturale. “Il Natale è ancora fermo – sottolinea Manuli – nonostante a luglio fosse stato annunciato un programma pronto”. In Consiglio, Prt aveva proposto un tavolo permanente con operatori e categorie per una destagionalizzazione “seria e condivisa”, ma la maggioranza ha bocciato l’idea. “Si preferisce la propaganda alla programmazione – insiste Manuli – la visibilità alla visione”. L’accusa si allarga ai processi: “Qui non manca la voglia di fare, ma la capacità di pensare. Senza cultura amministrativa e senza processi, la città è diventata un palcoscenico di iniziative effimere dove la quantità prende il posto della qualità”.

Identità smarrita tra rumore e allestimenti

Nel fine settimana, osserva Bonesoli, il Rally di Taormina ha offerto l’ennesimo corto circuito: “Rumore dei motori e allestimenti invasivi e brutti hanno coperto i monumenti e snaturato il centro storico. È in contraddizione con l’immagine di Taormina – borgo invernale, capitale del turismo culturale e dell’eccellenza mediterranea – e ha arrecato un danno concreto a residenti e visitatori”. Il punto, per Prt, è il criterio con cui si selezionano e si governano gli eventi: “Organizzare non vuol dire riempire il calendario – rimarca Manuli – ma generare valore sociale che produce economia”.