Dalla costa jonica al cielo di New York, Salvatore Ferrara, 77enne taorminese conosciuto come il maratoneta ecologico per il suo impegno nella tutela dell’ambiente e nella pulizia delle spiagge del comprensorio è stato il protagonista di un’impresa straordinaria partecipando all’Empire State Building Run-Up, la leggendaria corsa verticale che ogni anno richiama atleti da tutto il mondo.
Mesi di allenamento, 86 piani e 1.576 gradini percorsi e dedicati alla memoria ed alla profonda amicizia con Chico Scimone, l’atleta taorminese che fino ai 94 anni riuscì a completare la stessa scalata, diventando un’icona mondiale di longevità sportiva e determinazione: “Una volta giunto in cima, ho alzato lo sguardo al cielo ed ho pensato a lui”, ha rivelato Ferrara, con commozione.
Una corsa nel segno della memoria e dell’orgoglio
Ai microfoni di Over the pop ha raccontato le emozioni americane vissute: “Quando sono stato chiamato per prendere parte all’iniziativa sono esploso di goia. L’ho fatto per Chico, per mantenere vivo il suo ricordo. Quest’anno si compiono i 20 anni dalla sua scomparsa, lui mi ha trasferito questa passione e non c’era miglior modo per commemorarlo”.
Il ricordo di un’amicizia
Con i radio ascoltatori, Salvatore Ferrara ha condiviso un ricordo toccante che racconta il legame speciale con l’ex maratoneta taorminese: “Io e Chico lavoravamo insieme in un hotel a Taormina. Ogni anno, mi invitava ad andare con lui a New York, ma io vedevo l’America così lontana e l’idea del volo mi intimoriva molto, fin quando nel 2005, decisi di accompagnarlo. Credo che quella scelta sia stata un segno del destino, perchè è stata l’ultima possibilità che la vita mi ha dato di poter condividere questa meravigliosa esperienza con lui, poco dopo è venuto a mancare…”, parole che restituiscono l’emozione di un ricordo che mantiene viva la passione per questo sport.
Orgoglio siciliano nel cielo di Manhattan
Con la sua partecipazione all’Empire State Building Run-Up, Ferrara ha portato in alto non solo il suo nome, ma anche quello della Sicilia, dimostrando che la passione, la costanza e la memoria possono superare qualsiasi limite, anche quello anagrafico. La sua corsa però non si ferma qui, in programma potrebbe presto esserci Milano, un nuovo traguardo da raggiungere con la stessa determinazione che lo ha spinto fino in cima al grattacielo simbolo di Manhattan, portando sempre con se il ricordo dell’amico Chico Scimone, l’uomo che gli ha trasmesso la passione per la corsa.






