MESSINA – Stretta della Questura messinese sul fronte della sicurezza urbana e della cosiddetta “mala movida”. Il Questore Annino Gargano, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, ha emesso 11 provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane, meglio noti come “Daspo Willy” e 2 avvisi orali nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, con elevata probabilità di reiterazione delle condotte violente. I provvedimenti arrivano al termine di un’attenta attività istruttoria condotta dalla divisione polizia anticrimine della Questura, che ha ricostruito episodi caratterizzati da violenza, disordine e totale disprezzo delle regole del vivere civile.
Le risse di Milazzo e la risposta della questura
A Milazzo, cuore pulsante della movida tirrenica, lo scorso aprile un episodio di brutale violenza ha scosso l’opinione pubblica. All’esterno di un locale in via Pescheria, una lite tra più persone è degenerata in una rissa sotto gli occhi attoniti di decine di avventori. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, acquisite dai carabinieri della compagnia locale, hanno permesso di identificare e denunciare i responsabili, ai quali il questore ha poi applicato il divieto di accesso e stazionamento nei pressi dei locali della zona per periodi compresi tra un anno ed un anno e mezzo.
Vulcano, la rissa di fine estate ed i provvedimenti disciplinari
Analoga la situazione verificatasi a Vulcano alla fine di agosto, dove un diverbio nato all’interno di un ristorante si è trasformato in una rissa tra il titolare ed alcuni clienti, poi proseguita in strada. Quattro i soggetti identificati, tutti destinatari di un Daspo Willy della durata di un anno. Le ferite riportate con prognosi fino a trenta giorni, hanno evidenziato la gravità dell’accaduto. Il Questore, oltre ai provvedimenti restrittivi, ha diffidato formalmente il titolare del locale, che rischia la sospensione dell’attività in caso di nuovi episodi di violenza.
Avvisi orali e controlli preventivi
Non solo divieti, nei confronti di due dei soggetti coinvolti, già noti alle forze dell’ordine per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, sono stati emessi avvisi orali, strumento di prevenzione che mira a disinnescare comportamenti potenzialmente pericolosi, invitando i destinatari a rispettare la legge sotto la stretta sorveglianza delle autorità.
Le aggressioni nei Nebrodi
La mappa della violenza si estende infine ai Nebrodi, dove a Galati Mamertino e Capizzi si sono verificati due episodi distinti di aggressione all’interno di locali pubblici. Anche qui, i responsabili sono stati colpiti da provvedimenti di Daspo Willy che vietano per un anno l’accesso e la permanenza nelle aree interessate e nei locali limitrofi. Un ulteriore segnale della volontà dell’amministrazione di presidiare il territorio con fermezza, proteggendo le comunità locali e preservando la serenità dei centri abitati.






