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Il Teatro Massimo tra la gente, l’ensemble d’archi in concerto alla Chiesa Sant’Eugenio Papa

Un progetto di cultura diffusa per avvicinare la musica sinfonica al cuore dei quartieri palermitani

PALERMO – La grande musica incontra la città, oltrepassando i confini del palcoscenico per fondersi con i luoghi del quotidiano. Domenica 26 ottobre 2025, alle 19.30, la Chiesa Nostra Signora delle Nazioni in San Eugenio Papa accoglierà il nuovo appuntamento del ciclo “Il Massimo per la Città”, la campagna di concerti diffusi ideata dalla fondazione teatro Massimo di Palermo con l’obiettivo di avvicinare la musica al cuore della comunità. L’iniziativa, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, rappresenta una delle esperienze più significative di democratizzazione culturale nel panorama musicale italiano, portando il linguaggio sinfonico e cameristico nei luoghi quotidiani, come chiese, scuole, ospedali, piazze e quartieri periferici.

Un progetto per unire città e cultura

“Il Massimo per la città non è solo un cartellone, ma un’azione concertata che vede il teatro uscire dalle proprie mura per andare incontro al pubblico in tanti luoghi diversi .– Ha dichiarato il sovrintendente Marco Betta. – Vogliamo portare musica di qualità in aree spesso escluse dai circuiti culturali, dimostrando come l’arte possa essere un potente veicolo di inclusione e partecipazione”.
Un messaggio forte, che ribadisce la volontà del teatro di farsi presidio culturale diffuso, capace di dialogare con la città in tutte le sue sfumature sociali e urbane.

L’ensemble d’archi e il fascino delle serenate

Protagonista dell’evento sarà l’Ensemble d’Archi dell’Orchestra, guidato da Silviu Dima. La formazione, composta da violini, viole, violoncelli e contrabbassi, offrirà un programma di raro equilibrio tra classicismo e modernità, con un repertorio che esalta la purezza e la duttilità del suono degli archi.
La prima parte del concerto sarà interamente dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart, con tre pagine che incarnano la grazia e la limpidezza formale del genio salisburghese quali: i Divertimenti in Re maggiore K.136 ed in Fa maggiore K.138 e la celeberrima Eine kleine Nachtmusik, una delle composizioni più amate e riconoscibili dell’intero repertorio cameristico.
A seguire, la Simple Symphony op. 4 di Benjamin Britten, scritta nel 1934 quando il compositore aveva poco più di vent’anni. L’opera, basata su temi giovanili, riflette un’energia luminosa ed una sensibilità melodica che richiamano proprio Mozart, tanto che Britten venne spesso paragonato al salisburghese per il suo precoce talento e la sua capacità di fondere rigore e spontaneità.

La musica come spazio d’incontro

L’iniziativa, si conferma così un progetto di musica sociale e partecipata, dove il palcoscenico si dissolve per lasciare spazio alla condivisione e all’ascolto. Dopo il concerto inaugurale dello scorso luglio, che aveva visto protagonisti i giovani talenti della Massimo Kids Orchestra diretti dal maestro Michele De Luca, l’iniziativa proseguirà nei prossimi mesi con oltre sessanta concerti nei venticinque quartieri di Palermo, trasformando la città in un grande palcoscenico diffuso.