CATANIA – Un artista capace di attraversare strumenti, epoche e linguaggi con naturale eleganza, così si presenta Andrei Ioniță, violoncellista e pianista romeno di fama internazionale, protagonista assoluto del nuovo appuntamento della 50esima stagione dell’associazione musicale etnea, in programma domenica 26 ottobre alle 19.00 al teatro Massimo Bellini di Catania. Un concerto che promette di unire virtù tecnica ed intensità emotiva, nel segno di un talento camaleontico e di una musicalità seducente.
Accanto a Ioniță, l’orchestra del conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, diretta dal maestro Giuseppe Romeo, darà corpo a un programma che attraversa i confini del tempo e dello stile, accostando la grazia di Mozart all’impeto di Saint-Saëns.
Un viaggio tra due mondi musicali
La serata si aprirà con il concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in La maggiore, K. 488 di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro di equilibrio e introspezione, scritto nel 1786 dal genio di Salisburgo. In questa pagina densa di intimità, il pianoforte non domina, ma dialoga con l’orchestra in un’atmosfera di delicata complicità sonora. L’uso dei clarinetti al posto degli oboi e l’assenza di trombe e timpani contribuiscono a creare una dimensione raccolta e lirica, che esalta la raffinatezza interpretativa dell’artista romeno.
Nella seconda parte, il palcoscenico del Bellini sarà travolto dal concerto per violoncello e orchestra op. 33 di Camille Saint-Saëns, caposaldo del repertorio tardo-romantico. Composto nel 1872, il brano si distingue per la sua struttura continua, priva di introduzioni e cesure, che offre al violoncello un ruolo protagonista sin dalle prime battute. La scrittura di Saint-Saëns, virtuosistica e teatrale, esalta la versatilità timbrica dello strumento, ideale terreno d’espressione per Ioniță, capace di fondere forza e lirismo, rigore e libertà.
Il genio di Andrei Ioniță
Definito dal Gramophone come “un violoncellista di superba abilità, grande immaginazione musicale ed impegno per la musica del nostro tempo”, Andrei Ioniță è considerato uno dei più raffinati interpreti della sua generazione. La sua carriera, costellata da prestigiosi riconoscimenti tra cui la Medaglia d’Oro al Concorso Čajkovskij 2015, il Premio Ard di Monaco 2014 ed il Grand Prix Emanuel Feuermann, lo ha portato sui palcoscenici più importanti del mondo, dalle sale europee ai festival internazionali.
Ioniță suona un prezioso violoncello del 1671, costruito a Brescia da Giovanni Battista Rogeri, strumento che egli definisce “un compagno di viaggio”, più che un semplice mezzo espressivo, affidatogli dalla Deutsche Stiftung Musikleben, che ne riconosce il valore storico e artistico.
Giuseppe Romeo e l’Orchestra “Vincenzo Bellini“
Sul podio, il maestro Giuseppe Romeo, docente al conservatorio di Catania e figura di rilievo del panorama sinfonico nazionale, guiderà l’Orchestra con la sensibilità di chi conosce a fondo il linguaggio orchestrale. Allievo di Franco Ferrara e Donato Renzetti, Romeo ha diretto numerose formazioni in Italia e all’estero, unendo all’attività concertistica un’intensa vocazione didattica. Fondata nel 2003, l’orchestra del Conservatorio “Vincenzo Bellini” rappresenta un laboratorio di crescita artistica per giovani musicisti siciliani. Nel corso degli anni ha collaborato con nomi di spicco come Lucio Dalla, Franco Battiato, Carmen Consoli e Il Volo, distinguendosi per la versatilità di un repertorio che spazia dal barocco al jazz, fino alle sperimentazioni contemporanee.
Artista curioso ed instancabile, Ioniță si muove con disinvoltura tra linguaggi diversi, alternando pianoforte e violoncello, musica barocca e contemporanea, confermando un talento capace di trascendere le convenzioni e di riconnettere il pubblico alla musica.






