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POLITICA

Roccalumera. Dubbi sul servizio luci votive: la minoranza chiede carte, costi e criteri

Richiesta formale di accesso agli atti dopo l’aumento a 1,50 euro a lampada e l’assenza, fino al 27 ottobre, di pubblicazioni all’albo

ROCCALUMERA – In vista della commemorazione dei defunti di quest’anno, i consiglieri comunali di minoranza di Roccalumera sollevano dubbi e chiedono chiarimenti sul servizio di illuminazione votiva gestito dal Comune. La questione nasce da alcune segnalazioni pervenute ai consiglieri in merito al prezzo delle lampade, fissato a 1,50 euro ciascuna, e alla funzionalità delle condutture per l’allaccio, giudicata poco adeguata dai visitatori del cimitero.

Massimo Bellomo, Tiziana Maggio, Francesco Santisi e Mariarosaria Sparacino spiegano che “il 24 ottobre, attraverso la pagina Facebook istituzionale del Comune, è stato diffuso un avviso riguardo la vendita delle lampade votive con orario continuato e punti vendita presso l’ingresso superiore e il piazzale inferiore del cimitero”. Tuttavia, già nei giorni successivi “molte persone hanno constatato che il prezzo era superiore rispetto agli anni passati, senza trovare risposte ufficiali perché non risultava pubblicato alcun atto amministrativo all’albo pretorio del Comune”.

Soltanto a seguito di una richiesta informale, la minoranza ha avuto accesso alla determina dirigenziale numero 589 del 22 ottobre 2025, che ha affidato direttamente il servizio di illuminazione votiva, quantificandone il costo complessivo in 18mila e 400 euro, comprensivi di materiali per 3.400 euro e manodopera e gestione per 15mila euro. Nella determina, si prevede che tale spesa sia coperta dalla vendita delle lampade, ma ancora non risultava pubblicato alcun documento ufficiale riguardante il prezzo o modalità di vendita.

I consiglieri sottolineano che “per le vie brevi è stato riferito che ciascuna lampada costa 1,50 euro, senza però fornire alcun riferimento ufficiale, e che eventuali introiti superiori ai 15.000 euro sarebbero stati incassati dal Comune, ma senza alcuna documentazione a supporto”. Essi chiedono pertanto “il rilascio, preferibilmente in formato digitale, di tutta la documentazione collegata alla determina 589/2025 e al servizio in oggetto, inclusa la relazione tecnico-economica, l’elenco del materiale da integrare e quello già in possesso del Comune, i capitolati contrattuali, la documentazione sul personale impiegato e i blocchetti vidimati per la vendita delle lampade”.

L’invito della minoranza è rivolto a garantire “un riscontro urgente e l’accesso agli atti prima della fine del periodo di servizio, affinché l’attività svolta possa essere proficua e il mandato conferito dai cittadini rispettato”.