TAORMINA – Un canile clandestino è stato scoperto in un’area agricola di contrada Bruderi, nel territorio di Taormina. All’interno, gli operatori hanno rinvenuto trentuno cani stipati in 28 box fra cumuli di deiezioni, rifiuti di ogni genere e carcasse di topi. La struttura, realizzata senza titoli edilizi, è stata posta sotto sequestro; il proprietario, un uomo residente a Taormina di 63 anni, è stato denunciato per maltrattamento di animali e violazioni urbanistiche.
Nel corso dell’ispezione sono stati individuati chihuahua, spitz, volpini e altri cani di piccola taglia, molti dei quali denutriti, con parassitosi cutanee, lesioni infette e occhi opachi. Gli animali erano rinchiusi in gabbie metalliche improvvisate, talvolta coperte con pannelli coibentati di fortuna.
Le operazioni sono state eseguite dalla Polizia locale con il Corpo agroforestale e con il supporto di volontari dell’Enpa di Messina. Per garantire l’assistenza sanitaria urgente, una parte dei cani è stata trasferita all’Ospedale veterinario universitario di Messina; gli altri sono stati accolti nel centro-rifugio “Arca di Noè” di Regalbuto, nel territorio di Enna.
Il sindaco Cateno De Luca ha espresso durissima condanna: “Stiamo procedendo con gli atti di polizia giudiziaria. Il Comune di Taormina – ha detto il primo cittadino – si costituirà parte civile”.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, la convalida dei provvedimenti sarà valutata dall’autorità giudiziaria. Nel frattempo proseguono le verifiche sanitarie sugli animali e le attività per assegnare a ciascuno un percorso di cura e tutela, in vista di un futuro affido.






