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Omicidio del sedicenne a Capizzi, De Luca (m5s): “Troppa violenza tra i giovani, servono risposte immediate dalle istituzioni”

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars interviene dopo la sparatoria costata la vita a un 16enne: “Emergenza sociale che non può più essere ignorata. Subito azioni strutturali su scuola, presìdi educativi e sostegno alle famiglie”

L’omicidio del sedicenne avvenuto a Capizzi scuote la politica regionale. Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, chiede un cambio di passo nella prevenzione della violenza giovanile e invoca misure urgenti. “Siamo sgomenti per la morte di un ragazzo e vicini alla comunità che oggi piange un figlio. È inaccettabile che la violenza travolga le nostre città e i nostri giovani – ha detto –. Servono risposte immediate e coordinate da parte delle istituzioni, a tutti i livelli”.

Il riferimento è alla sparatoria esplosa nella serata di sabato 1 novembre, intorno alle 22.30, in via Roma a Capizzi, davanti a un bar. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Mistretta, un 20enne avrebbe fatto fuoco all’indirizzo di un avventore; i colpi hanno raggiunto un 22enne, ricoverato all’ospedale di Nicosia e non in pericolo di vita, e il 16enne Giuseppe Di Dio, deceduto poco dopo l’arrivo alla guardia medica. I militari, d’intesa con la Procura della Repubblica di Enna, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti del presunto autore e di due familiari – il fratello 18enne e il padre 48enne – ritenuti coinvolti nell’arrivo sul luogo dell’agguato; sequestrata una pistola con matricola abrasa. Le indagini proseguono per definire dinamica e movente.

Per De Luca, l’episodio è la spia di un malessere più profondo. “Non possiamo limitarci all’indignazione del momento – ha aggiunto –. È necessario aprire subito cantieri sociali veri: contrasto alla dispersione scolastica, potenziamento dei servizi di prossimità, spazi di aggregazione sicuri, sport e cultura accessibili, supporto psicologico e alle famiglie. La prevenzione si fa ogni giorno, non solo dopo le tragedie”.

Il capogruppo pentastellato esprime fiducia nel lavoro degli inquirenti e sollecita un tavolo permanente tra Regione, enti locali, scuola, terzo settore e forze dell’ordine. “La giustizia faccia presto il suo corso – ha concluso – ma intanto mettiamo in campo strumenti stabili per restituire ai ragazzi opportunità, regole condivise e fiducia nel futuro”.