MESSINA – Un segnale di compattezza e di fiducia nel futuro arriva questa sera dalle due sponde dello Stretto. Alle 19, in contemporanea, si riuniranno i direttivi provinciali della Lega di Messina e di Reggio Calabria, convocati in sessione straordinaria per ribadire un messaggio chiaro: “Il Ponte non si ferma”. Una mobilitazione simbolica, ma densa di significati politici, che vedrà svolgersi anche due flash mob “pro Ponte”, organizzati per riaffermare il sostegno all’opera dopo la decisione della Corte dei conti, che ha temporaneamente bloccato il percorso della società Stretto di Messina.
Il fronte del No prepara la piazza
Dall’altra parte dello scenario politico, il fronte del No Ponte rilancia la propria mobilitazione fissandola al 29 novembre. Sarà una grande manifestazione di protesta, durante la quale i promotori chiederanno lo scioglimento della società Stretto di Messina, giudicata ormai priva di legittimità dopo la bocciatura della Corte.
Una sfida che divide ma accende il dibattito
Il confronto tra i due fronti favorevoli e contrari torna dunque ad accendersi, confermando quanto il Ponte resti un tema identitario e strategico per il futuro del Sud. Mentre la politica si prepara alle prossime mosse, le due città dello Stretto, unite da una storia comune ma separate da pochi chilometri d’acqua, tornano a condividere un destino, quello di un’opera che, tra entusiasmi e opposizioni, continua a rappresentare il sogno e la sfida di un’Italia che vuole superare i propri limiti geografici e infrastrutturali.






