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La Filarmonica Laudamo accoglie l’HarpBeat Trio tra jazz, ricerca e poesia sonora

Il 13 novembre al Palacultura si esibirà l'ensemble che reinventa l’arpa in chiave contemporanea, tra lirismo mediterraneo e libertà interpretativa

MESSINA – La stagione concertistica della Filarmonica Laudamo prosegue giovedì 13 novembre alle 19.00, nell’Auditorium del Palacultura, con un appuntamento che promette di sorprendere per originalità e fascino. A salire sul palco sarà l’HarpBeat Trio, formazione dallo spirito innovativo composta da Ottavia Rinaldi (arpa, voce, composizioni), Carlo Bavetta al contrabbasso e Andrea Varolo alla batteria. Il programma della serata include le musiche di Rinaldi, Van Heusen e Burke, per un percorso che unisce la raffinatezza del jazz alla sensibilità di una scrittura contemporanea e intimamente lirica.

Un trio, un laboratorio sonoro

Ispirato inizialmente al celebre trio di Bill Evans, l’HarpBeat Trio ha presto intrapreso una strada autonoma, definendo un’estetica personale in cui l’interazione tra i musicisti diventa il vero motore creativo. Il dialogo costante tra i tre strumenti si traduce in una ricerca viva, fluida, aperta all’imprevisto. L’arpa, solitamente associata a repertori classici, trova qui una nuova dimensione, facendosi protagonista di un linguaggio inedito, capace di fondere delicatezza e ritmo, suono e silenzio, in un equilibrio dinamico dove ogni voce strumentale partecipa alla costruzione del racconto musicale.

Ottavia Rinaldi, cuore e mente dell’ensemble

Punto focale del trio è Ottavia Rinaldi, arpista, cantante e compositrice che ha saputo tracciare un percorso artistico personale e fuori dagli schemi. La sua formazione, radicata nella musica classica ma aperta alle contaminazioni del jazz e della canzone d’autore, le ha permesso di sviluppare una poetica sonora unica. Le sue composizioni nascono da una profonda esigenza espressiva e da un’inclinazione naturale all’improvvisazione. Ne scaturisce un suono lirico e narrativo, attraversato da suggestioni mediterranee e da una sensibilità contemporanea che trasforma ogni brano in una piccola storia da ascoltare e vivere.

Il linguaggio della libertà

In HarpBeat Trio la musica diventa dialogo e scoperta. La libertà interpretativa e l’ascolto reciproco sono gli strumenti attraverso i quali i tre artisti plasmano una materia sonora sempre nuova. Ogni concerto è un viaggio che si rinnova, una conversazione musicale che si nutre di silenzi, sguardi e intuizioni condivise. L’arpa di Rinaldi, il contrabbasso di Bavetta e la batteria di Varolo disegnano così un paesaggio sonoro intimo e vibrante, dove la tradizione jazzistica incontra una scrittura colta e appassionata.

Un novembre di musica e cultura

La rassegna della Filarmonica Laudamo, tra le più antiche e prestigiose istituzioni concertistiche siciliane, continua dunque a offrire proposte di grande valore e originalità. Dopo l’appuntamento con l’HarpBeat Trio, il pubblico potrà ritrovarsi nuovamente al Palacultura domenica 23 novembre alle ore 18.00 per l’evento segnato dalla presenza di Bālal Unit & Andrea Tidona, un incontro tra musica e parola che prosegue nel solco della sperimentazione e del dialogo tra linguaggi artistici.