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Nasce il Granita Tour, la prima guida dedicata alla scoperta dei sapori della granita siciliana

Dal triangolo d’oro di Taormina, Letojanni e Giardini Naxos fino a Palermo e al Sud-Est, un viaggio che celebra la tradizione valutata con l’iconica “brioche cu tuppu”

TAORMINA – Una delle icone più rappresentative dell’identità siciliana, la granita, conquista finalmente una sua guida ufficiale. Nasce così il “Granita Tour 2025”, un progetto editoriale ideato da Giuseppe Santoro e curato da Carmelo Pagano, editore e direttore della guida Sicilia da Gustare. Una mappa del gusto che si propone di raccontare, attraverso uno dei simboli gastronomici dell’isola, la Sicilia nei suoi paesaggi, nelle sue tradizioni e nelle sue eccellenze artigianali.

Un viaggio nelle granite doc da Oriente a Occidente

Il percorso si sviluppa lungo un itinerario che abbraccia l’isola nella sua interezza, a partire dal cosiddetto Triangolo d’Oro costituito da Letojanni, Taormina e Giardini Naxos e considerato una delle culle storiche della granita tradizionale. Da qui il viaggio prosegue verso il Sud-Est, toccando Noto, Modica, Pachino, territori rinomati non solo per la loro ricchezza enogastronomica ma anche per la capacità di custodire ricette antiche e metodi di lavorazione ancora legati alla memoria delle famiglie.

Il progetto si spinge poi fino alla provincia di Palermo, dove la granita trova interpretazioni diverse, frutto di contaminazioni culturali e variazioni territoriali che arricchiscono il panorama complessivo della guida. Ne emerge un mosaico variegato che racconta non solo un dolce, ma un vero e proprio rito, capace di accompagnare generazioni di siciliani nelle estati più torride e nei momenti conviviali.

Degustazioni, criteri e una scala tutta siciliana

Per rendere omaggio alla tradizione, la valutazione delle granite segue criteri precisi basati sulla qualità della materia prima, dolcezza, consistenza, servizio e abbinamento con la regina incontrastata della colazione siciliana, la celebre brioche cu tuppu. Proprio la brioche diventa, simbolicamente, l’unità di misura della guida, da 1 a 3 “brioche cu tuppu”, punteggio che intende restituire, con immediatezza e ironia, la qualità complessiva del prodotto e dell’esperienza offerta ai visitatori.

Un progetto in crescita, l’edizione 2026 abbraccerà tutta l’isola

Il Granita Tour 2025 rappresenta solo il primo tassello di un progetto più ampio. L’edizione del 2026, infatti, intende ampliare lo sguardo e coinvolgere tutte le province siciliane, costruendo un archivio del gusto che possa diventare un punto di riferimento per turisti, appassionati e operatori del settore.

Il lavoro, nelle intenzioni degli ideatori, sarà progressivo e partecipato: “Segnalateci le vostre granite preferite e aiutateci a raccontare i sapori di Sicilia”, invita Santoro, aprendo così la guida alla collaborazione della comunità locale e dei visitatori. Una chiamata alla partecipazione che trasforma il progetto in una narrazione collettiva, capace di evolversi e arricchirsi nel tempo.

Tra tradizione e turismo, la granita come patrimonio culturale

L’iniziativa si inserisce nel solco delle nuove tendenze del turismo gastronomico, sempre più attento a itinerari esperienziali e a prodotti identitari. La granita, con la sua storia lunga secoli dall’antico “nivarolo” fino alle moderne gelaterie artigianali diventa così ambasciatrice di una Sicilia che sa raccontarsi attraverso ciò che offre alla tavola.

Il Granita Tour 2025 non è soltanto una guida, ma una lente attraverso cui osservare i territori, conoscere le botteghe storiche, scoprire le varianti locali e avvicinarsi alla cultura materiale dell’isola. Un invito a viaggiare lentamente, da costa a costa, seguendo il filo sottile delle tradizioni che profumano d’estate.