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POLITICA

De Luca corre a Palermo e annuncia sviluppi politici: “Stanotte è successo qualcosa di importante”

La mossa del leader di Sud chiama Nord arriva dopo il terremoto che ha colpito la maggioranza: ora si ipotizzano nuove alleanze all’Ars.

Il quadro politico siciliano torna a muoversi con rapidità dopo i casi giudiziari che hanno travolto la Democrazia cristiana all’Ars e che hanno spinto il governatore Renato Schifani a estromettere il partito dalla maggioranza. In questo clima già instabile, il sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, ha annunciato questa mattina una trasferta improvvisa a Palermo, lasciando intuire sviluppi che potrebbero incidere sulle prossime mosse del governo regionale. Con un post diffuso sui social, De Luca ha scritto: “Siamo in viaggio. Stanotte è successo qualcosa di importante per la nostra amata Sicilia!”, parole che hanno immediatamente acceso ipotesi e interpretazioni sul futuro degli equilibri all’Assemblea regionale.

Il riferimento è al terremoto politico seguito all’inchiesta sugli appalti nella sanità, che ha coinvolto anche l’ex presidente Totò Cuffaro e che ha reso fragile l’assetto della coalizione. Nonostante il governatore abbia rimosso i due assessori della Dc, De Luca ha continuato a ribadire la propria posizione di opposizione, confermando la disponibilità a sostenere la mozione di sfiducia annunciata da Pd, Movimento cinque stelle e Controcorrente. Le sue parole di oggi, tuttavia, fanno intravedere che nelle ultime ore qualcosa potrebbe essersi rimesso in moto.

Le parole del leader di Sud chiama Nord: “Evitare il naufragio”
Nel suo lungo messaggio social, De Luca ha utilizzato la metafora della nave in difficoltà per descrivere la condizione attuale della Regione. “Siamo in viaggio per Palermo – esordisce – perché stanotte è successo qualcosa di importante per la nostra amata Sicilia! Se una nave sta affondando e sei stato estromesso dalla responsabilità della navigazione, anzi, sei stato espressamente scartato per ricoprire questo ruolo, cosa fai al cospetto della richiesta di aiuto da parte del timoniere?” ha scritto, indicando due possibilità: restare a guardare e lasciare affondare l’imbarcazione oppure intervenire tentando di evitare il disastro.

De Luca ha proseguito sottolineando che “gli uomini e le donne di buona volontà non possono stare a guardare se sono chiamati a contribuire al benessere comune ed evitare la deriva verso l’irreversibile disastro”. Ha poi rimarcato l’obiettivo del suo movimento: “Il nostro governo di liberazione della Sicilia dal pizzo legalizzato ha l’obiettivo di proporre e far approvare riforme di sistema che possano condurre la Sicilia in un porto sicuro. Il tempo è galantuomo perché rafforza gli statisti e mette ai margini i leoni da tastiera e gli sciacalli … con me … il tempo è sempre stato galantuomo”.

Il viaggio verso Palermo, inatteso e annunciato all’alba, si colloca quindi in un momento cruciale per la politica regionale. Se l’apertura di un dialogo con il governo è realmente sul tavolo, lo si capirà già nelle prossime ore, quando l’incontro tra De Luca e i vertici istituzionali potrebbe delineare nuovi scenari in un quadro politico sempre più mutevole.