PALERMO – È stata fissata per il 13 gennaio alle 10 l’udienza preliminare davanti al giudice Walter Turturici sul caso che vede coinvolta l’assessora regionale al turismo, Elvira Amata (Fratelli d’Italia), per la quale la procura di Palermo ha richiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di corruzione. Con lei rischia il processo anche l’imprenditrice Marcella Cannariato, figura di riferimento nel mondo degli eventi e rappresentante regionale della Fondazione Marisa Bellisario.
L’inchiesta, coordinata dai pm Felice De Benedittis e Andrea Fusco, ricostruisce un presunto intreccio di favori, assunzioni e agevolazioni alberghiere che, secondo l’accusa, avrebbero orientato un provvedimento amministrativo della Regione Siciliana.
L’imputazione: assunzione del nipote e spese di alloggio come “utilità” illecite
Secondo quanto emerge dagli atti, Amata avrebbe ricevuto o si sarebbe fatta promettere dalla legale rappresentante della società A&C Broker S.r.l., Caterina Cannariato, alcune utilità economiche concretizzatesi in due benefici specifici: l’assunzione del nipote dell’assessora, Tommaso Paolucci, presso la stessa A&C Broker, dal 26 settembre 2023 a marzo 2024 ed il pagamento delle spese di alloggio del giovane in una struttura ricettiva di Palermo, il Leone Suite B&B, per un ammontare complessivo di 4mila 590,90 euro oltre Iva.
Il decreto contestato, un contributo pubblico da 30 mila euro
Il presunto “do ut des” ruoterebbe attorno a un decreto assessoriale con cui Amata avrebbe individuato, ai fini della concessione di un finanziamento pubblico di 30 mila euro, la manifestazione “XXIII edizione Donna, Economia e Potere”, promossa dalla fondazione Marisa Bellisario.
La fissazione dell’udienza preliminare apre una nuova fase del procedimento, sarà infatti in quella sede che il Gup Turturici, valuterà se esistano gli elementi per disporre il rinvio a giudizio dei due indagati oppure archiviarne la posizione.






