MESSINA – Una scossa di magnitudo 6.3, un’emergenza improvvisa in banchina e un ponte mobile danneggiato sulla nave traghetto ormeggiata all’invasatura numero 4: è lo scenario, realistico e complesso, messo alla prova questa mattina nel porto di Messina durante un’esercitazione di Protezione civile che ha coinvolto l’intero sistema di sicurezza dello Stretto. La simulazione ha previsto anche il coinvolgimento di un treno passeggeri proveniente da Villa San Giovanni e la presenza di feriti, attivando immediatamente le procedure di soccorso.
La Capitaneria di porto ha assunto la gestione delle operazioni coordinando Guardia costiera, mezzi navali e terrestri degli altri comandi e delle amministrazioni statali, oltre agli operatori portuali. L’esercitazione, organizzata da Rete ferroviaria italiana nell’ambito della XIV edizione della Settimana della sicurezza “Messina Risk Sis.Ma 2025”, ha mobilitato FS Security, Trenitalia, Bluferries, Prefettura e Questura di Messina, Dipartimento regionale della Protezione civile, Autorità di sistema portuale, Nue 112, Vigili del fuoco, Servizio di emergenza sanitaria, Polizia stradale, Polfer, Polizia locale e Comune di Messina, insieme ai piloti e ai rimorchiatori portuali e al volontariato di Protezione civile regionale e comunale.
L’obiettivo era verificare la tenuta del sistema di coordinamento e l’efficacia del flusso comunicativo tra enti in un contesto ad alta complessità operativa, caratterizzato da accessi via terra, mare e aria. Particolare attenzione è stata riservata ai tempi di attivazione delle procedure, alle modalità di ricognizione, alla gestione dei feriti e alla messa in sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria e portuale. Tutte le attività si sono svolte senza alcuna ripercussione sul traffico ferroviario nello Stretto.






