MESSINA – Martello si dimette e il Messina, proprio nel giorno del ritorno alla vittoria, perde il suo direttore sportivo. La decisione arriva nel post-partita del successo sulla Vigor Lamezia e irrompe su una serata che avrebbe potuto restituire soltanto entusiasmo e fiducia. Giovanni Martello, con parole misurate ma decisive, ha spiegato i motivi del suo passo indietro: “Io da oggi mi fermo – ha dichiarato – faccio un passo indietro, è giusto che la società faccia proprie scelte. Non percepisco più fiducia sulla mia persona, senza polemica né astio. Da 18 anni faccio il ds, non porto sponsor né raccomandazioni, mi sono guadagnato tutto con onestà. Mi sento di fare un passo indietro, privilegiato di essere stato a Messina, ma devo lasciare la società libera di decidere come intende proseguire”. Una riflessione che, come lui stesso ha rivelato, maturava “da settimane”.
La giornata del Messina era cominciata come meglio non poteva. Al “Franco Scoglio” la squadra di Romano ritrova infatti il successo dopo tre turni, interrompe un lungo digiuno casalingo e lascia l’ultimo posto in classifica. Bastano cinque minuti ai giallorossi per sbloccare la gara: De Caro sfonda sulla destra e mette un pallone preciso in area, Bombaci controlla ma è Roseti ad avventarsi sulla traiettoria e deviare alle spalle di Iannì. Un lampo immediato che indirizza la partita e alimenta la fiducia dei padroni di casa, vicini al raddoppio con Toure, respinto dal portiere calabrese.
Con il passare dei minuti il Messina arretra e la Vigor Lamezia prende campo, ma senza trovare precisione nelle conclusioni di Simonetta. L’avvio di ripresa propone un’altra occasione per Roseti, che di testa manda a lato su corner di Saverino. L’ex Catalano prova a riequilibrare il match, mentre gli ospiti crescono nel palleggio e costruiscono le migliori situazioni offensive. Marigosu non inquadra la porta, ma è Catalano al 27’ a sfiorare il gol: il suo tiro-cross viene deviato sulla traversa da un ottimo Sorrentino, che nel finale si oppone anche alla conclusione di La Vecchia.
In pieno recupero la Vigor rimane in dieci per il rosso a Riga e il Messina resiste fino all’ultimo dei sei minuti aggiunti, difendendo un successo che pesa sia per la classifica sia per il morale. La squadra mostra compattezza e capacità di soffrire, elementi indispensabili nella corsa alla salvezza.
La vittoria, però, convive con una frattura significativa nei piani alti del club. Le dimissioni di Martello aprono interrogativi sulla gestione del mercato e sull’assetto dell’area tecnica proprio mentre la squadra prova a risalire. Tifosi e città attendono ora chiarimenti e sviluppi, in un momento che avrebbe potuto rappresentare soltanto una svolta positiva sul piano sportivo ma che invece segna una nuova complessità societaria.






