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Traiettorie umane, esordio di successo per il festival sui temi dell’essere umano

Bilancio ampiamente positivo per la prima edizione della rassegna culturale a Messina tra spettacoli, panel sociali, laboratori e dialogo tra discipline

MESSINA – Si è conclusa con un bilancio ampiamente positivo la prima edizione del traiettorie umane festival – storie, percorsi e visioni dell’essere umano, rassegna culturale che ha saputo intercettare e interpretare un bisogno profondo di confronto, ascolto e riflessione, registrando una partecipazione di pubblico numerosa, attenta e partecipe in tutti gli appuntamenti in programma. La rassegna si è distinta per una proposta articolata e trasversale, capace di coniugare linguaggi artistici, approfondimento civile e dimensione esperienziale. Spettacoli, panel tematici, incontri di studio e laboratori didattici hanno scandito il calendario della manifestazione, coinvolgendo pubblici diversi e stimolando un dialogo continuo tra artisti, esperti e partecipanti.

Cyberbullismo, violenza di genere e identità tra gli incontri più seguiti

Particolarmente seguiti e apprezzati i panel dedicati a temi di forte impatto sociale, come il cyberbullismo e la violenza di genere, affrontati con competenza, rigore e sensibilità, senza mai rinunciare alla profondità dell’analisi. Ampio interesse è stato suscitato anche dagli incontri dedicati alla storia di Messina e alla medicina narrativa, che hanno offerto occasioni di ascolto e confronto su temi identitari e su nuove modalità di cura e narrazione del sé. Grande partecipazione è stata registrata anche per i laboratori didattici, concepiti come spazi inclusivi, capaci di coinvolgere diverse fasce d’età e di favorire una relazione diretta tra chi produce cultura e chi la vive.

Le parole del direttore artistico Luca Fiorino: “Rimettere al centro le persone e le loro fragilità”

Un format quello pensato per il festival che ha confermato la sua innata vocazione nel voler superare la dimensione puramente frontale, per trasformarsi in esperienza collettiva. “Vedere sale piene e un pubblico così presente ed emotivamente partecipe è stata la soddisfazione più grande”, ha dichiarato Luca Fiorino, direttore artistico della manifestazione. “Traiettorie Umane nasce con l’intento di rimettere al centro le persone, le loro storie e le loro fragilità, creando occasioni di incontro autentico tra arte, sapere e società. La risposta del pubblico ci racconta che questo bisogno è reale e soprattutto condiviso”. Il direttore artistico ha voluto sottolineare anche il valore del lavoro di squadra che ha reso possibile l’evento, ricordando il ruolo della madrina Gisella Cicciò, che ha sposato con grande sentimento tutte le tematiche affrontate e ringraziando la direttrice del Museo regionale accascina di Messina Marisa Mercurio, per il supporto costante e la collaborazione operativa.

Le istituzioni e i partner, una rete di collaborazioni a sostegno della cultura

Un ringraziamento è estato esteso, inoltre, alla Regione Siciliana, in particolare all’assessorato dei beni culturali, dell’identità siciliana e all’assessorato del turismo, dello sport e dello spettacolo, al comune di Messina e alla Città Metropolitana, all’università di Messina, al teatro Vittorio Emanuele, alla Fondazione Taormina Arte, all’Ordine degli avvocati di Messina, alla Fondazione dell’avvocatura messinese, nonché ai partner privati, tra cui Caronte & Tourist, Gruppo Formula 3 e a tutte le realtà che hanno creduto e sostenuto il progetto.

Con questa prima edizione, il Traiettorie Umane Festival si afferma come un luogo di dialogo tra discipline, generazioni e comunità, capace di attingere alle radici identitarie del territorio, interrogare il presente e immaginare nuove possibilità per il futuro.