TRAPPITELLO – Tra fede, tradizione e memoria collettiva, si rinnova uno degli appuntamenti più identitari del Natale taorminese. Dal 26 al 30 dicembre e dall’1 al 6 gennaio, ad eccezione del 2, torna giungendo alle 21esima edizione, il Presepe vivente di Trappitello promosso e curato con dedizione dalla comunità parrocchiale, che da oltre due decenni custodisce e tramanda un patrimonio di spiritualità e cultura popolare.
Non una semplice rappresentazione, ma un percorso narrativo ed immersivo che accompagna il visitatore dentro il mistero del Natale, rendendolo visibile e concreto attraverso scene di vita quotidiana, antichi mestieri, ambientazioni fedelmente ricostruite e figuranti in costume. Un racconto corale che restituisce il senso più autentico dell’Incarnazione, intrecciando il sacro con la dimensione umana. Quello ricreato diventa così spazio di incontro e contemplazione, dove il gesto semplice, il lavoro manuale, la parola sussurrata assumono un valore simbolico profondo. Ogni dettaglio è frutto di un lavoro paziente, che coinvolge volontari, famiglie fino ad intere generazioni, uniti dalla volontà di raccontare il Natale come esperienza viva, partecipata e collettiva.
Ad arricchire il percorso, all’uscita, la possibilità di visitare l’antica chiesa di Santa Venera, ammirare una mostra di bambinelli e degustare prodotti della tradizione, in un ideale abbraccio tra spiritualità, arte e sapori identitari.






