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Taormina

Cantieri e traffico intenso sull’asse per il San Vincenzo di Taormina, rallentamenti tra Giardini e Villagonia

Interventi di scarifica e bitumazione dal sottopasso dell'ospedale alla bretella per Mastrissa, divieto di parcheggio il 29, 30 e 31 dicembre

TAORMINA – Giornate di traffico intenso e forti rallentamenti lungo uno dei principali assi viari di collegamento tra Giardini Naxos, Taormina e l’area ospedaliera del San Vincenzo. Sono in corso, infatti, i lavori di scarifica e successiva bitumazione del tratto stradale che si estende dall’incrocio sottostante l’ospedale S. Vincenzo fino alla bretella di collegamento in salita verso Mastrissa, un intervento programmato per il miglioramento del manto stradale e delle condizioni di sicurezza della carreggiata.

Per consentire l’esecuzione delle opere è stato disposto il divieto di parcheggio nei giorni 29, 30 e 31 dicembre 2025, misura necessaria a garantire il corretto svolgimento del cantiere e la sicurezza degli operatori impegnati nei lavori. Una scelta che, tuttavia, sta già producendo effetti rilevanti sulla circolazione veicolare, soprattutto in un periodo dell’anno tradizionalmente caratterizzato da un aumento dei flussi di traffico. Le criticità maggiori si registrano lungo il versante di Giardini Naxos in direzione Taormina e verso l’ospedale, dove si formano lunghe file e rallentamenti, con ripercussioni anche sulla viabilità di Villagonia in direzione Giardini, interessata da un traffico congestionato e da frequenti incolonnamenti.

La presenza del cantiere, unita alla riduzione degli spazi di sosta e alla complessità dell’area, sta contribuendo a rendere la circolazione particolarmente difficoltosa. Si invita pertanto la cittadinanza e gli automobilisti in transito a procedere con la massima prudenza, a rispettare la segnaletica temporanea e, laddove possibile, a valutare percorsi alternativi per ridurre i disagi e favorire una migliore gestione del traffico. Particolare attenzione è raccomandata ai mezzi di soccorso e a chi deve raggiungere la struttura ospedaliera, per la quale restano garantiti gli accessi essenziali.