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Nizza di Sicilia: le barriere di protezione del cantiere del raddoppio ferroviario non placano le polemiche sui rumori

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Non è bastata l’installazione delle barriere di protezione nel cantiere di Nizza di Sicilia del raddoppio ferroviario per placare le proteste dei cittadini che segnalano forti rumori e una situazione difficile della qualità della vita. Le barriere dovevano abbattere il rimbombo causato dai mezzi pesanti che sono in attività all’interno del cantiere ma, secondo i cittadini, non hanno risolto il problema. Delle criticità è stata informata l’amministrazione comunale chiamata dai cittadini a vigilare sugli interventi effettuati.

IL PROGETTO

Il progetto prevede la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria lunga complessivamente circa 28,3 km, comprese le opere civili, l’armamento, l’elettrificazione, il segnalamento e le telecomunicazioni, e la costruzione di 2 gallerie naturali a singola canna, 6 a doppia canna e 7 viadotti.
I lavori fanno parte di una nuova linea ferroviaria nella tratta Messina – Catania che si allaccia a quella esistente prima dell’attuale stazione di Fiumefreddo per ricollegarsi poi all’esistente stazione di Giampilieri. Il percorso della nuova linea si sviluppa prevalentemente in galleria e, rispetto alla linea esistente, a maggior distanza dalla costa. Tra le opere principali figura la Galleria Sciglio che con oltre 9 km di lunghezza si estende anche sull’adiacente lotto Taormina-Fiumefreddo e sarà la più lunga dell’intera tratta Giampilieri-Fiumefreddo.
L’opera rientra nell’iniziativa per lo sviluppo della mobilità sostenibile promossa dall’Unione Europea per realizzare il sistema dei Corridoi europei TEN-T, che collegherà e migliorerà i collegamenti nel continente.