Il caso

Arrestato l’hacker di Gela, al gip dichiara di aver violato la webmail degli inquirenti

Ha sostenuto di avere dato inizio alle incursioni informatiche dopo le perquisizioni subite, a causa delle crisi di ansia che lo tormentano tutt'oggi
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Ha sostenuto di avere dato inizio alle incursioni informatiche dopo le perquisizioni subite, a causa delle crisi di ansia che lo tormentano tutt’oggi, l’hacker siciliano arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia Postale al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli in relazione alle effrazioni alla rete informatica del Ministero della Giustizia.

Soprattutto ha ammesso di avere violato la webmail degli inquirenti partenopei che indagano su di lui. Le prime azioni, ha dichiarato l’hacker alla presenza del giudice, erano di poca rilevanza, salvo diventare sempre più imponenti con il passare dei mesi.