S. TERESA DI RIVA – Anche Santa Teresa di Riva piange per Matteo Urzì, il diciannovenne di Piedimonte Etneo che ha perso la vita ieri mattina in un tragico incidente sull’autostrada A18, all’altezza di Fiumefreddo di Sicilia. Doveva essere una giornata come tante, quella di Matteo e dei suoi genitori, Giovanni e Nella, che di buon’ora erano partiti con il loro Fiat OM 40 per raggiungere il mercato quindicinale di Santa Teresa, dove da anni gestivano una bancarella di frutta e verdura. Ma alle 6.20, mentre il camion procedeva in direzione Messina, tutto è cambiato in un istante: il mezzo si è improvvisamente ribaltato sul fianco destro ed è stato centrato da un furgone Fiat Doblò che sopraggiungeva.
L’impatto è stato devastante e per Matteo, che avrebbe compiuto 20 anni a novembre, non c’è stato nulla da fare. Il giovane è morto sul colpo, mentre i genitori, feriti, sono stati immediatamente soccorsi e trasportati in ospedale: Giovanni, 64 anni, è stato ricoverato a Taormina, mentre Nella, 59 anni, ha riportato gravi lesioni ed è stata trasferita al Policlinico di Messina per un delicato intervento chirurgico. Anche i due occupanti del Doblò, un uomo di 48 anni e il figlio di 24, sono stati condotti a Taormina, fortunatamente senza gravi conseguenze.
La notizia della tragedia ha sconvolto l’intera comunità di Santa Teresa di Riva. Il mercato quindicinale, che normalmente brulica di attività e voci, ieri mattina si è fermato in segno di lutto. La bancarella della famiglia Urzì, solitamente animata dal sorriso di Matteo e dai prodotti freschi, è rimasta vuota, simbolo tangibile di una perdita che ha toccato profondamente tutti gli ambulanti. I colleghi, che hanno visto crescere quel ragazzo generoso e sempre disponibile, hanno appreso con incredulità e dolore la notizia della sua scomparsa.
Matteo era molto conosciuto anche per la sua passione per lo sport: recentemente aveva conseguito il titolo di allenatore nazionale di bastone e coltello, disciplina nella quale si era distinto con dedizione e impegno. Un giovane con tanti sogni e progetti, strappato alla vita troppo presto.
La comunità di Santa Teresa di Riva si è stretta attorno alla famiglia, devastata dalla perdita del figlio. Un dolore che va oltre le parole, in una giornata che doveva essere normale e si è invece trasformata in una delle più nere. Il ricordo di Matteo rimarrà vivo nel cuore di chi lo conosceva, di chi lo vedeva ogni settimana al mercato, con quella sua energia che, ora, manca terribilmente.