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L'evento

Torna a Messina l’Unime Welcome Day, la festa di benvenuto ai nuovi studenti universitari

Una giornata dedicata all’accoglienza alle matricole, alla socializzazione e alla scoperta dei servizi offerti dall’Ateneo. L’evento avrà inizio con il benvenuto della rettrice Giovanna Spatari.
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Martedì 15 ottobre, a partire dalle ore 17:30 fino a tarda serata, nel Cortile del Rettorato, si terrà il Welcome Day 2024 dell’Università di Messina, una festa in cui tutta la comunità universitaria incontra i nuovi immatricolati.


L’evento sarà aperto dalla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, che darà il benvenuto insieme ai prorettori dell’Ateneo: il prof. Antonino Germanà, prorettore ai servizi agli studenti, la prof.ssa Candida Milone, prorettrice alla didattica, e la prof.ssa Maria Grazia Sindoni, prorettrice ai percorsi interculturali e plurilinguismo. Modererà la prof.ssa Cinzia Ingratoci, delegata alla promozione e sviluppo dell’offerta formativa sul territorio.


I nuovi studenti riceveranno un gadget di benvenuto e potranno visitare i gazebo informativi per scoprire tutte le opportunità offerte dall’Università di Messina: i servizi mensa e agli alloggi, i trasporti, le certificazioni linguistiche, la mobilità internazionale, le attività sportive, le collaborazioni retribuite, gli sgravi sulle tasse e i servizi digitali esclusivi come il wi-fi, l’app Unime, la Chat Studenti e i pacchetti Microsoft. Saranno inoltre fornite informazioni su biblioteche, orientamento agli studi e al lavoro, gruppi di supporto allo studio, modalità di affrontare i Tolc, e servizi mirati alle fragilità psicologiche, disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento.


La festa sarà arricchita dalla partecipazione della radio di ateneo UniversoMe, da DJ e gruppi musicali organizzati dalle Associazioni Studentesche. Sarà inoltre allestita una mostra di cimeli e computer storici, promossa dal Retro Computing Museum di Messina, un’associazione che contribuisce alla divulgazione del patrimonio informatico e alla preservazione delle console per il retrogaming.

Foto: Università di Messina