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Messina, città anziana e precaria: il rendiconto Inps 2023 tra squilibri e speranze

Demografia in calo, alta precarietà e disoccupazione sopra la media: il bilancio sociale mette a nudo le sfide della provincia
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MESSINA – Dal rendiconto sociale dell’Inps per la provincia di Messina emerge un quadro complesso, fatto di sfide demografiche, mercato del lavoro instabile e timidi segnali di crescita economica. Presentato ieri nel salone degli Specchi di Palazzo dei leoni, sede della Città metropolitana, il bilancio sociale dell’Inps è stato l’occasione per un confronto tra istituzioni, sindacati e associazioni locali, uniti nell’analizzare la situazione socio-economica e le prospettive di sviluppo per il territorio.

I dati demografici dipingono un quadro preoccupante: dal 2019 al 2022 il saldo tra nascite e decessi è costantemente negativo, con una perdita di 14.840 residenti. A questo si aggiunge un invecchiamento della popolazione, accentuato dalla continua migrazione di giovani in cerca di opportunità fuori dalla provincia. Sul fronte dell’occupazione, si registra un leggero aumento del tasso occupazionale tra il 2022 e il 2023, ma il valore resta ancora sotto la media regionale, segnalando una lenta ripresa. Anche la disoccupazione mostra un lieve calo, pur rimanendo superiore di quattro punti rispetto alla media regionale e quasi tre volte quella nazionale, evidenziando una persistente difficoltà nel garantire stabilità lavorativa.

Il rendiconto sociale rivela inoltre una situazione occupazionale dominata dalla precarietà: oltre la metà dei contratti è a tempo determinato (56%), seguita dalle assunzioni stagionali (22%), con solo il 17% delle assunzioni a tempo indeterminato. Tale squilibrio si riflette sui salari, con stipendi medi nettamente inferiori rispetto a quelli nazionali. Questo aspetto rimane una delle criticità più significative, insieme all’elevata percentuale di contratti a breve termine, che limita le prospettive di crescita e stabilità per i lavoratori locali.

Nonostante le difficoltà, il rapporto dell’Inps offre motivi di cauto ottimismo: nel 2023 si è registrato un aumento delle aziende attive, con numeri che non si vedevano dal 2012. Al contempo, l’impegno dell’Inps nell’accertamento dell’evasione contributiva ha portato a recuperi significativi, con un incremento di oltre 10 milioni di euro rispetto all’anno precedente, e ha permesso di rilevare un numero crescente di lavoratori in nero e irregolari. Questo rafforzamento dei controlli ha anche contribuito ad aumentare l’efficienza nella gestione della Naspi, l’indennità di disoccupazione, con il 95% delle pratiche evase entro 15 giorni.

Il bilancio sociale di Inps Messina offre così uno sguardo ampio e dettagliato sulla realtà economica e sociale provinciale, sottolineando sia le criticità che i progressi compiuti. Un lavoro corale tra istituzioni, professionisti e parti sociali che mette in luce l’impegno nel garantire un supporto tempestivo alla cittadinanza e che, con il contributo di tutti gli stakeholder, si propone di rispondere in modo sempre più efficace alle sfide future.