MESSINA – Grave denuncia della Uil contro il taglio dei posti letto nel reparto oncologico dell’ospedale Papardo, che mette in discussione l’efficacia della rete ospedaliera regionale e penalizza i pazienti oncologici messinesi.
La Uil Messina e la Uil Fpl hanno inviato una nota congiunta al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, all’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo e al dirigente del Dipartimento di Pianificazione strategica Salvatore Iacolino, evidenziando un forte disappunto verso l’azione amministrativa dell’Azienda ospedaliera Papardo. Il taglio dei posti letto, già denunciato dal sindacato, risulta essere in netto contrasto con la rete ospedaliera approvata con decreto assessoriale n. 629 del 2017, che prevede per il reparto di oncologia del Papardo la disponibilità di 12 posti letto.
Secondo i segretari generali Livio Andronico e Ivan Tripodi, questa scelta amministrativa, apparentemente sostenuta dall’assessorato regionale alla Salute, non solo mina la qualità dell’assistenza sanitaria, ma contribuisce al fenomeno dei “viaggi della speranza”, costringendo i pazienti oncologici e le loro famiglie a rivolgersi a strutture fuori regione. Una pratica che, oltre a generare enormi disagi sociali, comporta un considerevole aggravio economico per il sistema sanitario regionale.
“Demolizione della sanità pubblica e rischio privatizzazione”
La Uil accusa inoltre il governo regionale di avallare politiche che compromettono il sistema sanitario pubblico, favorendo la privatizzazione dei servizi essenziali. “Si sta consumando un grave danno alla salute dei cittadini, con l’assordante silenzio della classe politica messinese – si legge nella nota –. È inaccettabile che, nonostante la denuncia del sindacato, l’assessorato abbia scelto di non intervenire”.
Il sindacato chiede un intervento immediato da parte delle istituzioni regionali per ripristinare i posti letto del reparto oncologico del Papardo, sottolineando la necessità di garantire un’assistenza dignitosa e adeguata a una categoria di pazienti estremamente vulnerabile.
Il silenzio istituzionale, concludono i segretari Andronico e Tripodi, rappresenta una grave mancanza di rispetto nei confronti di cittadini che meritano attenzione e tutela. La Uil rinnova quindi il suo appello per un intervento risolutivo, invitando il governo regionale a rispettare gli impegni assunti verso la comunità.