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Sport e inclusione: concluso il progetto WAY della Messina Social City

Le masterclass finali hanno visto la partecipazione di atleti di fama nazionale e internazionale come Cristian Brocchi, Gianluca Zambrotta, Massimiliano Rosolino, Giada Rossi e il tecnico Alessandro Arcigli
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MESSINA – Con la chiusura delle masterclass a Villa Dante, si è concluso il progetto WAY – Welfare Activity for Young, che ha posto lo sport al centro dell’attenzione per promuovere valori educativi sani, inclusione sociale e coesione territoriale.

Le masterclass finali hanno visto la partecipazione di atleti di fama nazionale e internazionale come Cristian Brocchi, Gianluca Zambrotta, Massimiliano Rosolino, Giada Rossi e il tecnico Alessandro Arcigli, offrendo momenti di formazione e confronto. Il progetto WAY, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale e realizzato dalla Messina Social City, ha coinvolto oltre 500 ragazzi nelle attività sportive organizzate da 21 associazioni dilettantistiche locali; 6 municipalità, con interventi di rigenerazione urbana che hanno visto l’installazione di aree fitness e tavoli da ping-pong in cemento; e numerosi eventi pubblici, portando lo sport nei quartieri e favorendo la partecipazione attiva delle comunità.

Il sindaco Federico Basile ha dichiarato: “WAY è un esempio concreto di come amministrazione e territorio possano collaborare per costruire percorsi di inclusione e crescita. Il progetto ha portato lo sport e i suoi valori in ogni angolo della città, offrendo opportunità che fanno la differenza sul piano personale e comunitario.”

Valeria Asquini, presidente della Messina Social City, ha aggiunto: “WAY ha dimostrato che lo sport è uno strumento potentissimo per promuovere valori, costruire relazioni e migliorare il benessere sociale. Questo progetto ha unito sport e valori educativi, lasciando un segno duraturo nella nostra comunità.”

Anche l’assessora Alessandra Calafiore ha espresso soddisfazione: “WAY ha dimostrato come lo sport sia un bene comune da proteggere e condividere. Ha dato la possibilità di valorizzare il potenziale di ogni persona, contribuendo a creare una società che accoglie e rispetta l’unicità di tutti.”

Il delegato del Comitato Italiano Paralimpico, Francesco Giorgio, ha concluso: “Lo sport è una scuola di vita. Con il progetto WAY, abbiamo dato ai giovani l’opportunità di confrontarsi con campioni che incarnano i valori più alti dello sport, piantando semi di ispirazione e passione che speriamo continuino a crescere.”