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MESSINA

Licenziamenti alla Isgrò Costruzioni: protesta davanti alla sede del Consorzio autostrade

Cgil e Fiom contestano un provvedimento ritenuto discriminatorio e chiedono il reintegro dei lavoratori

MESSINA – Si è svolto questa mattina, davanti alla sede del Consorzio autostrade siciliane, il presidio organizzato dalla Cgil e dalla Fiom di Messina contro i licenziamenti di tre operai della Isgrò Costruzioni Srl, società che opera in appalto per conto del Cas. Alla manifestazione hanno preso parte rappresentanti sindacali e lavoratori, in un sit-in volto a sostenere la revoca immediata di un provvedimento ritenuto gravemente lesivo dei diritti dei dipendenti coinvolti.

I segretari della Fiom Messina, Daniele David, e della Cgil Messina, Pietro Patti, hanno sottolineato come i lavoratori licenziati fossero iscritti al sindacato e siano stati colpiti da una misura improvvisa e non giustificata. “Il licenziamento è avvenuto senza consentire agli operai di far valere le proprie ragioni, con contestazioni vaghe e generiche”, hanno dichiarato.

La vicenda si inserisce in un contesto di criticità più ampio: secondo quanto denunciato dai sindacati, la Isgrò Costruzioni avrebbe adottato pratiche contrattuali irregolari, con ritardi nei pagamenti degli stipendi e l’applicazione di un contratto non riconosciuto dalle principali sigle sindacali. A peggiorare il clima aziendale, l’invio di comunicazioni formali agli altri dipendenti contenenti richiami a obblighi di fedeltà, interpretati dalla Fiom come una forma di pressione sui lavoratori rimasti.

L’Ispettorato del lavoro ha già richiesto il ritiro dei licenziamenti, evidenziando irregolarità nella procedura. Intanto, la Cgil e la Fiom hanno annunciato che non si fermeranno qui: altre mobilitazioni sono in programma, con l’obiettivo di sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni su quella che definiscono “una palese violazione dei diritti dei lavoratori”.

“La nostra protesta è anche un appello alla solidarietà di tutti i dipendenti del settore – ha aggiunto Patti – perché episodi come questo non devono passare inosservati. Bisogna garantire il rispetto dei contratti e la dignità di chi lavora”.