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Coronavirus: si alle precauzioni ma niente panico

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Il rapporto più completo finora sul coronavirus è quello realizzato dal Centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie della Cina (CCDC).

Questo studio è stato condotto su un campione di 44 mila casi confermati di COVID-19 la malattia causata dal nuovo Coronavirus (SARS-COV-2). Si tratta dello studio con il maggior numero di infetti finora realizzato.

Prestare attenzione al dato emerso: in circa l’81% dei casi la malattia ha comportato sintomi moderati.

I ricercatori hanno classificato come gravi il 13,8 per cento dei casi e come critici il 4,7 per cento dei pazienti. Il tasso di letalità tende ad alzarsi sensibilmente con l’età, soprattutto nella fascia sopra gli 80 anni. È stato inoltre riscontrato un maggior rischio per gli uomini rispetto alle donne.

Il nuovo coronavirus causa un’infiammazione delle vie respiratorie, con sintomi paragonabili a quelli di un’influenza. In alcuni casi, la malattia evolve in una polmonite, che può portare a diverse complicazioni e alla morte. Il rischio, dice il rapporto confermando quanto era emerso da precedenti analisi, è più alto tra i pazienti con precedenti condizioni cliniche come problemi cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche e ipertensione.

Ricordiamo che ogni anno nel mondo muoiono fino a 650mila persone a causa delle infezioni respiratorie acute causate dall’influenza stagionale, senza per questo voler sminuire la portata del Coronavirus. Non si tratta dell’ Apolicasse anche se in queste ore a guardare le foto di scaffali vuoti così sembrerebbe.

Una delle precauzioni più importanti da seguire è non farsi prendere dal panico e seguire attentamente le disposizioni del Ministero della Salute. Su Internet è stato realizzato un apposito sito tematico dedicato al Nuovo Coronavirus per qualsiasi dubbio è bene consultarlo per non cadere nella trappola di false notizie e siti non autorevoli.