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Al via il Festival Ierofanie, un viaggio introspettivo e spirituale nella cultura del Sacro

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Debutta la prima edizione del “Festival Ierofanie – L’anima della Sicilia, i luoghi del Sacro”, rassegna culturale sul tema del Sacro, con la direzione artistica di Claudio Collovà, che animerà diversi luoghi del Parco Archeologico Naxos Taormina.

Il Festival, nato da un’idea di Fulvia Toscano, condivisa dallo stesso Collovà e sostenuta dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, diretto da Alberto Samonà, prende il via nella baia di Naxos con un nutrito calendario di incontri di approfondimento sul tema del Sacro.

Fulvia Toscano

Ierofanie propone fino al 31 luglio un doppio appuntamento quotidiano, al Museo Archeologico e al Teatro della Nike. Il Festival dialogherà, con una programmazione dedicata, con un altro sito di riferimento culturale dell’Isola, il Parco Archeologico di Segesta, che ospiterà ad agosto il 6, 7, 13, 20 e 27, alcuni appuntamenti, realizzati in collaborazione, presenti nel cartellone del Segesta Teatro Festival.

Grande partecipazione all’avvio del ciclo di conversazioni CustoDire la Soglia, evento animato da importanti personalità del panorama scientifico e culturale italiano, ideato e coordinato da Fulvia Toscano: “il festival nasce con l’idea apparentemente inattuale di parlare del Sacro, ma in realtà di grande interesse per gli addetti ai lavori e per un pubblico sensibile e interessato ad una cultura di nicchia”.

Claudio Collovà

Ad intervenire anche il Direttore Artistico Claudio Collovà “ il Festival Ierofanie vuole essere uno spaccato di riflessione spirituale in questo scenario intriso da guerra e pandemia”.

A seguire presso il Teatro della Nike del Parco si è svolto il programma artistico caratterizzato da un linguaggio ricco di connessioni tra discipline diverse quali la musica, il teatro e la poesia.
Protagonisti della prima conversazione sono stati Angelo Tonelli e Davide Susanetti con “Sulle tracce della sapienza greca”; seguito da Roberto Latini, pluripremiato autore, attore e regista del teatro italiano, letture di Mariangela Gualtieri in “La delicatezza del poco e del niente”, un concerto poetico per voce sola in cui Latini ha letto alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate.

Roberto Latini

Lo spettacolo serale è stato un concerto poetico in cui il protagonista ha dato voce ad alcune delle composizioni più intense della poetessa: Ossicine, Voci tempestate, Fuoco centrale. Liriche che sanno di spiritualità suadente, di profumi soffusi, di nostalgie volute e d’imperturbabilità di Dio.

Roberto Latini si è formato a Roma presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale. Vincitore del Premio Sipario 2011, il Premio UBU 2014 e 2017 come miglior attore, il Premio della Critica dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2015 e il Premio le Maschere del Teatro Italiano 2021. “L’idea di questa lettura nasce in un giorno d’estate di alcuni anni fa in cui ero con Mariangela in una serata di inizio estate a fare una passeggiata nel suo campo di poesia. Verso sera rientrando, intorno alle nostre chiacchiere, sono apparse le lucciole che non vedevo da anni. Da allora ogni volta che mi capita penso a lei ed ai suoi versi”.

Concerto poetico

Il Festival Ierofanie, in scena grazie all’impeccabile lavoro profuso dalla Panastudio Productions di Francesco Panasci – leader nella produzione e realizzazione di eventi culturali,  proseguirà fino a domenica con una serie di appuntamenti che ci consentiranno di fare un viaggio nel sacro:

Venerdì 29 luglio gli analisti junghiani Riccardo Mondo e Luigi Turinese, autori di Caro Hilmann, alimenteranno un dibattito su cosa significhi rifarsi al pensiero e all’insegnamento di Jung e quale aiuto la psicologia archetipica offra ai problemi dell’individuo e della società attuale.
Alle 21.30 Claudio Collovà celebrerà La terra desolata, poemetto di T.S.Eliot, con musiche originali composte e suonate dalla Waste Band di Giacco Pojero e Nino Vetri, con Giuseppe Rizzo (sound designer ed elettronica dal vivo), tratte dal suo fortunato spettacolo del 2002, “The Waste Land Suite”.

Nel primo appuntamento di sabato 30 Alessandro Dehò, prete e scrittore, e Davide Brullo, poeta, saggista e traduttore, presenteranno una visionaria proposta raccolta nel volume “Il nuovo alfabeto del sacro”. A seguire la musica profonda e ricca di spiritualità di Juri Camisasca, cantautore che ha costruito uno straordinario percorso artistico grazie anche a collaborazioni con i più importanti artisti del panorama nazionale, che eseguirà il concerto “Adunanza mistica”.

A chiudere il ciclo delle conversazioni saranno, domenica 31, Andrea Scarabelli (rivista Antarès) e Eduardo Zarelli (GRECE Italia-Edizioni Arianna) che dibatteranno sul tema “Metafisica dell’ecologia – Il ritorno degli antichi Dei”. A seguire il concerto dell’attesissima Anna Maria Hefele, una delle più importanti specialiste di canto armonico siberiano, acclamata in tutto il mondo per le sue capacità vocali. L’artista sarà accompagnata nel suo viaggio immersivo nelle più affascianti tradizioni musicali da Wolf Jansha alla jew’s harp, meglio conosciuto in Sicilia come ‘scacciapensieri’.

Concludiamo con una toccante riflessione dell’assessore dei Beni Culturali, Alberto Samonà “produrre Ierofanie, come nel caso di questo Festival che, dalla potenza diventa atto, significa adoperarsi a cercare il rapporto del nostro presente con il Divino, mostrare un’essenza che diventa presenza e dare una connotazione più profonda alla vita fin qui vissuta”.