POLITICA

“La Vardera lascia, ma Sud chiama Nord non si ferma: il rilancio del progetto politico per la Sicilia”

Danilo Lo Giudice e Laura Castelli commentano l'addio di Ismaele La Vardera: "Decisione presa con troppa leggerezza, ma il nostro impegno per trasformare la Sicilia continua attraverso il dialogo e una visione politica concreta"
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MESSINA – L’uscita di Ismaele La Vardera dal movimento Sud chiama Nord ha suscitato reazioni significative all’interno della dirigenza del partito, ma non ha certo rallentato la determinazione del gruppo a perseguire il proprio obiettivo di cambiamento per la Sicilia. Il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice ha espresso rammarico per la scelta del deputato, sottolineando come essa sembri frutto di una decisione presa con troppa facilità: “Amarezza, perché la sua decisione sembra essere stata presa con troppa facilità, come se attendesse solo la prima occasione utile per andarsene”.

Secondo Lo Giudice, la vera delusione risiede nella mancata comprensione da parte di La Vardera del messaggio di Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, il quale ha sempre puntato su una strategia chiara e priva di ambiguità: “Non abbiamo bisogno di giustificarci. Sud chiama Nord ha un obiettivo ben preciso: cambiare questa terra, e lo faremo”, ha dichiarato Lo Giudice, ribadendo l’intento di continuare il dialogo per stimolare sia il centrodestra che il centrosinistra a un reale cambiamento.

Anche la presidente del movimento, Laura Castelli, ha commentato la decisione di La Vardera, evidenziando un tempismo che trova strano: “Mi ferisce molto però la scelta presa oggi. Mi stranisce anche la tempistica: una decisione del genere non la si prende in 24/48 ore, ma serve molto più tempo”. Castelli ha poi sottolineato come il movimento, post ideologico e fondato sulla buona amministrazione, rappresenti una speranza di riscatto per la Sicilia, una speranza incarnata proprio da Cateno De Luca: “Non bisogna solo riconoscersi in un leader, ma bisogna sempre avere fiducia in lui, anche quando non capisci il perché di quella azione”.

Nonostante la defezione, Sud chiama Nord non si lascia scoraggiare. Il movimento rilancia con forza il proprio progetto politico per la Sicilia, convinto che il cambiamento passi dalla buona amministrazione e dalla volontà di costruire un dialogo capace di generare risultati concreti.