Pipino il breve
SOCIETà

Messina. Il dono della Pigotta accoglie i primi nati del 2025

Al Policlinico “Gaetano Martino” l’iniziativa Unicef rinnova il messaggio di speranza e solidarietà
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MESSINA – Per il quinto anno consecutivo, il Policlinico Universitario “Gaetano Martino” di Messina ha accolto i primi nati dell’anno con un gesto simbolico ma carico di significato: la consegna delle Pigotte Unicef. L’iniziativa, promossa dal Comitato Provinciale Unicef di Messina, presieduto da Angela Rizzo Faranda, è stata resa possibile grazie al contributo della dottoressa Rosalba Caruso, biologa dell’UOC di Patologia Clinica diretta dal professor Saverio Loddo, che ogni anno adotta due Pigotte, dedicate a un bambino e a una bambina, in memoria della madre Maria Rosaria Valenti Caruso.

Il primo nato del 2025, Samuele La Rosa, venuto al mondo alle 12:27 del 1° gennaio, ha ricevuto la Pigotta maschietto. La bambola femminuccia, invece, è stata consegnata alla prima bimba dell’anno, Rebecca Berenato, nata alle 15:54 dello stesso giorno. Le nascite sono avvenute sotto la supervisione delle équipe mediche coordinate dal professor Ferdinando Gulino, con il supporto di ostetriche, infermiere e pediatri.

“La visita annuale alle neo-mamme del Policlinico – ha dichiarato la Faranda – è sempre un’emozione straordinaria. Grazie al gesto nobile della dottoressa Caruso, l’UNICEF rinnova il suo impegno per la protezione dei bambini e la difesa dei loro diritti. Questo progetto, ormai consolidato, rafforza il legame tra la nostra associazione e l’Azienda Ospedaliera”.

Le Pigotte, simbolo dell’Unucef, rappresentano un aiuto concreto ai bambini in difficoltà in tutto il mondo. Ogni adozione sostiene interventi fondamentali, come la distribuzione di vaccini, alimenti terapeutici e la costruzione di pozzi e scuole nei Paesi più poveri. La storia di questa bambola di pezza, unica e speciale, è una testimonianza di solidarietà che continua a salvare vite e a offrire opportunità di crescita e futuro migliore a milioni di bambini.

La dottoressa Caruso ha sottolineato il valore personale dell’iniziativa: “Questo gesto è il mio modo per onorare la memoria di mia madre, insegnante dedita all’infanzia e sempre pronta a tendere una mano al prossimo. Partecipare a questo progetto mi permette di mantenere vivo il suo spirito e il suo amore per i bambini”.

Nel corso del 2024, anno segnato da conflitti e difficoltà globali, l’UNICEF ha celebrato i 50 anni del Comitato Italiano con iniziative che hanno riaffermato l’impegno per la tutela dell’infanzia, dimostrando ancora una volta che, anche con un semplice gesto come l’adozione di una Pigotta, è possibile cambiare il destino di tanti bambini.