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l'allarme

La Uil: “Sanità messinese in crisi, il caso Papardo e le morti sospette in cardiochirurgia”

Ivan Tripodi: "Un silenzio inammissibile che alimenta l'emergenza sanitaria e sociale"
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MESSINA – Il drammatico caso delle morti sospette nel reparto di cardiochirurgia dell’Ospedale Papardo di Messina, aggravato dal sequestro delle sale operatorie coinvolte, segna un punto di non ritorno per la sanità cittadina. A denunciare l’assordante silenzio istituzionale e il clima di incertezza è Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, che ha lanciato un duro monito contro l’immobilismo dei vertici ospedalieri e dell’assessorato regionale alla salute.

Le accuse e l’inchiesta della Magistratura

Secondo Tripodi, la vicenda, già oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica, evidenzia gravi responsabilità gestionali. La chiusura delle sale operatorie a seguito delle imputazioni ha portato al blocco di decine di interventi programmati, causando enormi disagi ai pazienti e spingendo molti verso strutture private o lunghi “viaggi della speranza”. In questo contesto, l’assenza di comunicazioni ufficiali da parte dell’azienda ospedaliera aggrava il clima di sfiducia e allarme sociale.

“Nessuno ha ritenuto opportuno spiegare ai lavoratori, ai pazienti e alla cittadinanza quale sia la posizione ufficiale dell’azienda rispetto a una vicenda senza precedenti”, ha sottolineato Tripodi. “Inoltre, nessuna misura organizzativa è stata messa in atto per garantire la continuità operativa del nosocomio, aggravando ulteriormente una situazione già drammatica”.

L’immobilismo e il diktat sui silenzi stampa

Tripodi ha puntato il dito contro il comportamento dei vertici aziendali, accusati di aver emanato un diktat ai dipendenti, intimando loro di non rilasciare dichiarazioni alla stampa. Una decisione definita “antistorica e inaccettabile” che, secondo il sindacalista, denota debolezza e incapacità di affrontare l’emergenza con trasparenza. “Questo atteggiamento di chiusura peggiora ulteriormente il clima di tensione” ha affermato Tripodi “Quando invece sarebbero necessarie risposte chiare e un’azione decisa per garantire serenità ai lavoratori e agli utenti”.

Le richieste di intervento

Tripodi ha concluso chiedendo un intervento immediato e risolutivo da parte delle istituzioni sanitarie. L’apertura di nuove sale operatorie e la ripresa delle attività chirurgiche programmate sono passaggi imprescindibili per ristabilire la funzionalità del Papardo e tutelare il diritto alla salute della cittadinanza.