Crisi di nervi
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L’equipe del Ccpm di Taormina rientrata dal Camerun, venti vite salvate: i complimenti di Insinna e Al Bano

Il cantante e l'attore, con messaggi video, hanno voluto ringraziare pubblicamente medici e infermieri per l’impegno profuso

TAORMINA – Un rientro carico di emozione e soddisfazione per l’équipe del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica Mediterraneo (Ccpm) di Taormina, che ha concluso una settimana di intensa attività presso il General Hospital di Yaoundé, in Camerun. La missione, promossa e gestita dalla Onlus “Una Voce per Padre Pio”, presieduta da Enzo Palumbo, ha permesso di salvare la vita a 20 bambini camerunesi affetti da gravi cardiopatie congenite.

Queste patologie, se non trattate chirurgicamente, mettono seriamente a rischio la vita dei piccoli pazienti, ma nel contesto locale risulta spesso impossibile affrontare interventi così complessi senza il supporto di specialisti provenienti dall’estero. Grazie alla missione solidale del team guidato dal cardiochirurgo Sasha Agati, venti famiglie hanno potuto vedere accendersi una nuova speranza per i loro bambini.

Un’ondata di affetto e riconoscimenti

Al rientro in Italia, il personale medico e infermieristico ha ricevuto una vera e propria ondata di affetto e gratitudine. Sui social network sono numerosi i messaggi di stima e riconoscenza, sia da parte delle famiglie dei bambini operati sia da parte di tanti sostenitori dell’iniziativa.

Anche il mondo dello spettacolo ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per l’encomiabile lavoro svolto dal team del Ccpm di Taormina. Al Bano e Flavio Insinna, con messaggi video, hanno voluto ringraziare pubblicamente medici e infermieri per l’impegno profuso, sottolineando l’importanza di simili missioni umanitarie nel dare una possibilità concreta di guarigione a chi altrimenti non potrebbe ricevere cure adeguate.

Del team italiano, oltre al dottore Agati, hanno fatto parte la cardiologa Rita Calaciura, Carla Cimino pediatra, gli infermieri di terapia intensiva Giuseppe Trischitta e Mario Cortiello, Angelo Sanzone e Concita Scalia strumentisti di sala, i perfusionisti Alberto Girone e Danilo Zuccaro, il fotografo Giuseppe Zanghì, e il reporter Matteo Arrigo.