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POLITICA

Trasporto pubblico locale. ScN all’attacco: “Affossata norma di buonsenso per i Comuni turistici”

l gruppo parlamentare accusa: “Hanno cancellato un’opportunità per cittadini e territori. Nessun conflitto con i privati, solo più servizi dove oggi mancano”

PALERMO – “Un blitz ha affossato un emendamento di buonsenso che avrebbe migliorato la vita di cittadini e turisti nei territori siciliani a vocazione turistica”. È durissimo il commento del gruppo parlamentare di Sud chiama Nord dopo la bocciatura definitiva dell’emendamento alla legge sui servizi di trasporto pubblico locale e noleggio con conducente, discusso prima in Commissione IV e poi respinto in Aula.

La proposta di Sud chiama Nord mirava a consentire ai Comuni siciliani che gestiscono in house il trasporto pubblico locale – solo sei in tutta l’Isola: Messina, Taormina, Palermo, Catania, Trapani e Marsala – di estendere il servizio anche nei comuni limitrofi appartenenti a Gal, Fua e Siru.

Un’ipotesi, spiegano dal gruppo, che avrebbe favorito una mobilità integrata tra aree turistiche contigue, con evidenti vantaggi per cittadini, studenti e visitatori. “È una norma che non toccava le linee affidate ai privati – chiariscono – ma interveniva nelle fasce orarie e nei territori oggi completamente scoperti dal servizio”.

L’esperienza di Taormina e Messina è indicata come modello virtuoso. Asm collega già Letojanni, Giardini Naxos, Gaggi e Castelmola, rendendo la mobilità turistica più sostenibile. A Messina, Atm ha esteso una linea verso Villafranca Tirrena, ma per mesi è rimasta in vigore l’assurda norma che impediva di caricare o scaricare passeggeri nei comuni attraversati.

Cateno De Luca e Giuseppe Lombardo puntano il dito contro i deputati Antonello Cracolici e Nuccio Di Paola, accusati di aver “affossato la norma in Aula con esempi fuori contesto e attacchi strumentali, senza nemmeno cercare un confronto”. Pesanti anche le critiche contro Anav. Il gruppo ribadisce che la battaglia continuerà “per difendere il diritto alla mobilità dei cittadini e l’autonomia dei Comuni che scelgono la via pubblica come modello di efficienza e servizio”.