SANTA TERESA DI RIVA – Il lungomare non solo tornerà percorribile, ma lo farà in tempo per accogliere l’estate. È la promessa – ma anche l’obiettivo concreto – del sindaco Danilo Lo Giudice, che in questi giorni monitora quotidianamente l’evoluzione dei lavori nel tratto sud di Santa Teresa di Riva, devastato dalla mareggiata del 17 e 18 gennaio.
“Contiamo di completare tutto entro fine mese – dichiara –. Ogni giorno recuperato è un passo in più verso la normalità, e siamo determinati a rispettare il cronoprogramma”.
Le imprese impegnate nell’opera, coordinate dal Consorzio Ciro Menotti, sono alle prese con le ultime operazioni: riempimento della sede stradale, realizzazione del marciapiede provvisorio e mantenimento della pista ciclabile, anche se in dimensione ridotta. Una ciclabile che, temporaneamente, fungerà anche da camminamento pedonale in attesa della ricostruzione completa della parte a sbalzo.
Ma mentre il cantiere di emergenza si avvia alla conclusione, all’orizzonte si profila la fase due: un maxi intervento da 7 milioni di euro per difendere l’intero litorale dall’erosione. Il progetto, pronto da tempo, prevede la costruzione di 14 pennelli in pietra lavica e l’apporto di nuova sabbia, prelevata dal torrente Savoca, per ricostituire la spiaggia.
Dopo anni di attesa, il traguardo è vicino ma serve ancora un ultimo via libera: quello della Commissione tecnico-specialistica della Regione, che ha chiesto ulteriori analisi per verificare la compatibilità ambientale dei sedimenti.
Nei giorni scorsi, i tecnici hanno prelevato 90 campioni in tre diverse profondità. Se l’esito sarà positivo, si potrà finalmente aprire il cantiere. “Un’altra mareggiata potrebbe distruggere ciò che stiamo ricostruendo – avverte Lo Giudice –. Non possiamo più permetterci ritardi”.
Santa Teresa guarda al mare con un misto di preoccupazione e fiducia. La ferita del crollo è ancora visibile, ma la risposta è arrivata in tempi record. E adesso, la vera sfida è proteggere il futuro della costa.