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L’INTERVISTA Santo Versace: “Il vero lusso è dignità, cultura e inclusione”

All’Università di Messina il conferimento del Dottorato Honoris causa all’imprenditore che ha rivoluzionato il Made in Italy: una lectio sulle radici, la visione e l’etica d’impresa

MESSINA – “Non mollate mai. I sogni si realizzano con grinta, amore e impegno”. È questo il cuore del messaggio che Santo Versace ha voluto lasciare agli studenti dell’Università di Messina, dove giovedì 8 maggio è stato insignito del Dottorato Honoris Causa in “Economics, Management and Statistics”. Un riconoscimento che ha celebrato non solo l’eccezionale carriera imprenditoriale del fondatore della Maison Versace, ma anche la sua instancabile opera di promozione dell’inclusione sociale attraverso la Fondazione che porta il suo nome.

La cerimonia si è svolta nell’Aula Magna del Rettorato, alla presenza della rettrice prof.ssa Giovanna Spatari, del prof. Augusto D’Amico (autore della Laudatio), del direttore del Dipartimento di Economia Gustavo Barresi, del prof. Fabrizio Cesaroni e del direttore generale Pietro Nuccio.

Nel corso della sua Lectio Doctoralis, intitolata “Dal Superfluo all’Essenziale”, Versace ha proposto una riflessione profonda sul significato autentico del lusso. “Oggi il vero lusso non è ostentazione – ha detto – ma eccellenza, responsabilità, rispetto per le persone e per il lavoro. È cura, è cultura, è storia. È un’impresa che ha un’anima”.

Il manager reggino ha ripercorso i suoi anni universitari proprio a Messina, ricordandoli come un tempo di libertà e costruzione. Emozionato e grato, ha voluto rendere omaggio al fratello Gianni – “la scintilla creativa” – e alla loro visione comune che ha trasformato un sogno familiare in una delle più iconiche maison internazionali del Made in Italy. “Abbiamo esportato un’immagine nuova dell’Italia nel mondo – ha affermato – senza mai dimenticare da dove veniamo”.

Nel suo discorso, ampio spazio è stato dedicato al valore delle persone che rendono grande un’impresa. “Gli azionisti possono cambiare – ha sottolineato Versace – ma chi lavora ogni giorno, chi mette passione, attenzione, cura… sono loro la vera ricchezza”.

E ancora: “Il lusso, se vuole restare credibile, deve diventare sempre più umano. La dignità umana è la frontiera futura del nostro settore”. Una dichiarazione che trova concretezza nei progetti della Fondazione Santo Versace, tra cui “Abbracci in libertà”, a sostegno del legame madre-figlio nel carcere di Bollate, e “Il miracolo della vita”, per giovani madri senza fissa dimora nella baraccopoli di Kibera, in Kenya.

“Questo onore – ha concluso – è anche un invito a fare sempre meglio. E a dimostrare che il successo vero è quello che riesce a lasciare il segno nel cuore degli altri”.