MESSINA – Una fuga nel cuore della notte per sfuggire a un controllo di polizia si è conclusa con l’arresto di due giovani messinesi di 23 e 24 anni, accusati di resistenza a pubblico ufficiale e denunciati per il reato di porto d’armi ed oggetti atti ad offendere. L’episodio si è verificato lo scorso 31 maggio, nel rione Giostra, durante l’ordinaria attività di controllo del territorio svolta dalle volanti della Polizia di Stato.
Stando a quanto emerso dalle prime ricostruzioni, gli agenti hanno notato i giovani a bordo di un motociclo, il cui comportamento appariva sospetto. I due, con il volto coperto rispettivamente da un casco integrale e da un passamontagna, alla vista della pattuglia hanno manifestato un’evidente intenzione di sottrarsi al controllo, confermata dalla pronta fuga successiva all’alt a loro intimato.
L’inseguimento e la cattura
Ne è scaturito un inseguimento a sirene spiegate, con l’ausilio dei dispositivi luminosi e sonori in dotazione alla pattuglia. I fuggitivi hanno tentato più volte di eludere la cattura, sfrecciando tra le vie del quartiere e mettendo a rischio la sicurezza stradale. Nonostante i tentativi di divincolarsi, gli agenti delle sono riusciti a bloccare il motociclo e ad arrestare entrambi i giovani. Durante la fuga, uno dei due avrebbe accidentalmente lasciato cadere sulla carreggiata un’arma, si trattava di una pistola tipo “scacciacani”, priva del previsto tappo rosso e riproduzione fedele di una semiautomatica. Il rinvenimento dell’oggetto ha fatto scattare anche la denuncia per porto di oggetti atti ad offendere in concorso.
La decisione del giudice e le indagini in corso
I due sono stati sottoposti a rito direttissimo. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. Restano ancora da chiarire le motivazioni che hanno spinto i due a tentare la fuga, così come l’eventuale utilizzo della pistola-giocattolo in altri episodi.