TAORMINA – La pioggia non ha fermato la protesta. Il quarto giorno di presidio davanti all’ospedale “San Vincenzo” è stato segnato da un violento acquazzone che ha devastato l’area in cui i genitori dei piccoli pazienti del Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo avevano montato una tenda e un gazebo. Le strutture sono state travolte dal maltempo, costringendo le famiglie, bagnate fradicie, a trovare riparo nell’androne dell’ospedale.
A raccontare la notte difficile è stato Salvatore Primavera, del Comitato genitori, intervenuto questa mattina su Radio Taormina Tv nella trasmissione TaoMattina Live condotta da Carmelo Caspanello. “La tenda è stata dnneggiata – ha spiegato – ma la nostra determinazione è intatta. È stata una notte complicata, ma non torniamo indietro. Siamo qui per difendere un diritto e un’eccellenza che non può sparire”.
Il presidio va avanti, mentre da Palermo arriva un segnale di speranza. Ieri si è tenuta una seduta della VI Commissione Sanità dell’Ars, che ha affrontato il tema del futuro del Ccpm. Al termine dell’incontro, il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, ha ribadito la posizione del sindacato: “Il Centro di Cardiochirurgia pediatrica Bambin Gesù di Taormina è un’eccellenza da tutelare. L’incontro di oggi ci dà fiducia per l’esito positivo della vicenda, ovvero la permanenza del Centro all’Ospedale San Vincenzo”.
Alibrandi ha spiegato che è stata ribadita la necessità di garantire la continuità assistenziale dei bambini, salvaguardare l’occupazione dei lavoratori e mantenere in vita la struttura ospedaliera. “Il presidente della Commissione – ha aggiunto – ci ha assicurato che è in costante contatto con il presidente della Regione Renato Schifani e con il ministro della Salute, e che si sta lavorando per una soluzione definitiva. Il punto centrale resta l’inserimento del Centro nella rete sanitaria regionale”.
Durante i lavori della Commissione si è discusso anche della Legge Balduzzi. Alibrandi ha ricordato che “lo scoglio normativo può considerarsi superato, grazie alla nota ministeriale dello scorso anno. Il Ministero ha già chiarito che, vista la conformazione della Sicilia e i tempi di percorrenza per raggiungere le strutture, possono coesistere due centri di riferimento. Qui non stiamo parlando di un reparto qualunque – ha concluso – ma di un’eccellenza che cura neonati con gravi cardiopatie, esegue centinaia di interventi salvavita e ha un riconoscimento a livello nazionale e internazionale”.
Nel frattempo, a Taormina le famiglie continuano a presidiare. Con o senza tenda, con o senza pioggia. Perché – ripetono – la salute dei bambini non può aspettare.






