SiciliaSpettacoli
Cultura

INTERVISTE Sessant’anni di storia, Roccalumera celebra i canterini della Riviera Jonica Melino Romolo

Oltre 200 i membri del gruppo folkloristico che renderanno omaggio al suo fondatore con tre giorni di eventi, musica e memoria condivisa

ROCCALUMERA – Ci sono voci che non smettono mai di cantare, mani che battono ancora il ritmo antico incessante e festoso dei tamburelli, occhi colmi di orgoglio e nostalgia al sol ricordo di un passo o di una canzone capace di raccontare storie di famiglia, tramandate, quasi come un rito sacro, da una generazione all’altra. È con questo spirito, fatto di amore viscerale, dedizione quotidiana ed orgoglio identitario verso la storia musicale e culturale siciliana, che i Canterini della Riviera Jonica Melino Romolo si apprestano a celebrare i sessant’anni dalla loro fondazione, anni che raccontano la storia di una passione che ha unito generazioni sotto il segno della Sicilia più autentica sin dal 1965.

Conferenza stampa carica di emozione: “Siamo ancora qui, per Melino”

Ad illustrare e presentare il programma della manifestazione, che si terrà nelle giornate del 20, 26 e 27 luglio è stato Francesco Famà, presidente del gruppo folkloristico dei Canterini della Riviera Jonica Melino Romolo e presidente del comitato provinciale della Fitp (Federazione italiana tradizioni popolari), nel corso della conferenza stampa ufficiale, tenutasi nell’aula consiliare del comune di Roccalumera alla presenza delle istituzioni, dei componenti storici e membri della comunità.

Ad inaugurare la conferenza il tributo alla memoria di Melino Romolo, guida, padre e custode di un patrimonio che continua a vivere nei volti, nei gesti e nelle voci di chi oggi ne porta avanti l’eredità evidenziando l’importanza di questa celebrazione per l’identità territoriale. “Pensavamo di non farcela ed invece siamo ancora qui – ha dichiarato Francesco Famà con emozione – dieci anni dopo la scomparsa di Melino, siamo pronti a portare sul palco quasi 200 partecipanti, tra adulti e bambini nella speranza di riusciare a far ballare l’intera piazza. Questo è per tutti noi un traguardo molto importante, testimonianza della vitalità del gruppo che si mantiene solida”.

Melino Romolo, un uomo che ha dedicato la vita per la tradizione ed il folklore siciliano

Classe 1940, Carmelo Romolo, per tutti “Melino” ha rappresentato il cuore pulsante del movimento culturale che oggi ne porta il suo nome. Ad accendere la scintilla del Padre del folklore, fu l’incontro durante una fiera popolare con il cantastorie Orazio Strano. Colpito dal modo in cui Strano narrava e cantava la realtà al pubblico, Melino sviluppò una passione travolgente per la musica siciliana e per le sue radici narrative entrando a far parte di diverse corali della Riviera jonica e nel 1964 dei Canterini Peloritani. Solo un anno dopo, nel 1965, diede vita ai Canterini della Riviera Jonica, avviando un percorso che avrebbe trasformato quel gruppo in una vera istituzione culturale. Con dedizione e rigore, Melino, ha coinvolto intere generazioni di giovani, stimolandoli alla conoscenza dei testi antichi, alla raccolta sul campo, allo studio dei costumi, dei riti, dei canti e dei gesti legati alla civiltà contadina e marinara.

Sempre fedele alla federazione, Romolo ha ricoperto i ruoli di segretario regionale e presidente del comitato provinciale, diventando una figura di riferimento nel panorama del folklore nazionale. La sua eredità vive oggi nell’energia e nella visione di chi porta avanti il suo progetto.

Una comunità in festa: identità, parrocchia e memoria collettiva

Presente alla conferenza, anche il sindaco della città di Roccalumera Giuseppe Lombardo, che ha tenuto a rimarcare il significato simbolico di questo sessantesimo anniversario: “Quelli celebrati sono 60 anni di uomini, donne, ragazzi e bambini che hanno lasciato un segno non solo nella storia della musica popolare, ma nella storia della Riviera Jonica”. Ricordando la profonda connessione tra i canterini e la parrocchia della Madonna del Carmelo, sottolineando come ogni festa patronale sia stata scandita dall’immancabile esibizione del gruppo, il sindaco ha ringraziato Padre Giuseppe, attuale parroco della comunità, per aver ereditato la guida spirituale dalla figura storica di Padre Murolo. Rivolgendosi a lui, il primo cittadino ha affermato: “Ereditate una parrocchia importante, ma siete più che all’altezza del compito che qualcuno sopra di noi vi ha affidato”. Padre Giuseppe, ringraziando il sindaco per le parole spese, ha poi invitato la comunità a non dimenticare mai il passato, celebrando chi si impegna a mantenerlo vive nel presente offrendo la sua benedizione a tutti canterini : “Ogni benedizione è vita e vivere significa anche andare avanti. Abbiamo raccolto una storia bella e forte”.

Un programma ricco di significato e partecipazione

L’evento prenderà vita il 20 luglio, alle 21.30, nella piazza Santa Maria del Carmelo con l’esibizione dei Piccoli Canterini, insieme ai ragazzi dell’Aipd (associazione italiana persone down), definiti da Famà come: “la parte viva e più importante del gruppo, capace di portare spensieratezza in ogni prova”, un’apertura festosa ed inclusiva che abbraccia tutte le età e sottolinea l’intergenerazionalità del gruppo.

Si proseguirà poi il 26 luglio, alle 18.00, con la seconda giornata inaugurata dai saluti istituzionali da piazza Municipio che daranno poi il vita alla sfilata dei canterni fino a Via Collegio, dove si trova la casa di Melino Romolo, al quale verrà intitolata la strada che prenderà il nome di Via Melinio Romolo. A seguire vi sarà la benedizione di tutti i Canterini presso la chiesa di S. Maria del Carmelo ed in serata, lo spettacolo dei senior. A raccontarlo è stato Giovanni Triolo, figura storica: “Siamo carichi ed emozionati, non vediamo l’ora. Custodisco personalmente tanti ricordi con Melino, al punto che il realizzare di essere parte di una storia così densa di significato mi mette la pelle d’oca. Mantenendo sempre vivo il suo ricordo, questo gruppo non morirà mai”.

Il gran finale: 200 Canterini sul palco per un abbraccio corale

Il gran finale sarà celebrato il 27 luglio alle 21.30 in piazza S. Maria del Carmelo, con la presentazione di un quadro commemorativo dal contenuto ancora segreto, “sarà solo partecipando all’evento che verrà scoperto il tema”, ha dichiaro Francesco Famà. Un momento di massima espressione corale, che coinvolgerà tutti i 200 Canterini di ieri, oggi e domani. “Sarà la festa di tutti, della gente di Roccalumera, di chi lavora dietro le quinte e di chi ci ha creduto sempre” è stato ribadito in chiusura.

Inoltre è già stata confermata la trasferta del gruppo in America ad ottobre, ulteriore segno del riconoscimento internazionale di un’identità musicale che ha saputo varcare i confini.

Una storia che continua e non si ferma mai

La grande festa, organizzata in occasione dell’anniversario dei 60 anni si presenta come un abbraccio collettivo alla storia e alla cultura. Un evento che non solo racconta la storia dietro il gruppo folkloristico, ma che rende ancora la tradizione visibile, tangibile ed emozionante. Un evento che, come ha detto il sindaco, ricorda che questa storia continua e non si ferma mai.